VITE AL LIMITE IN LUTTO, IL PROGRAMMA NON SARÀ PIÙ LO STESSO: UNA MORTE ATROCE ù

L’obesità una piaga sempre più diffusa, specie nei paesi cosiddetti industrializzati ed è definita, da molti, come “la faccia oscura del benessere”, quella che ci mette di fronte all’evidenza, che ci fa fare i conti con la realtà e che non possiamo ignorare.

I dati a disposizione ci fanno notare quanto questa piaga si stia espandendo, coinvolgendo, sempre più spesso, bambini e adolescenti a causa delle cattive abitudini alimentari e un errato stile di vita. Un mix di fattori tra cui alimentazione junk food, ossia a base di cibo spazzatura, dolciumi, prodotti raffinati, combinata con sedentarietà, scarso o inesistente esercizio fisico etc, possono portare a conseguenze devastanti.

Le persone obese presentano problemi cardiologici, respiratori, osteoarticolari, manifestano maggiormente depressione, subiscono vessazioni e discriminazioni specie in ambito lavorativo, non riescono a svolgere in autonomia azioni che, per i più, sono normalissime.

Salire e scendere le scale, lavarsi o semplicemente entrare nella doccia, vestirsi, diventa a dir poco problematico, fino ai casi estremi in cui è necessaria la presenza fissa una seconda figura che possa aiutare il soggetto che, da solo, non potrebbe mai farcela.

Capiamo bene quanto l’obesità sia un ‘emergenza sanitaria e sociale che va assolutamente contrastata. Proprio per mostrarci più da vicino la realtà di soggetti che ne soffrono, è stata realizzato un reality show statunitense che viene trasmesso in Italia su Real Time.

Parlo di Vite al limite, che in breve tempo è diventato tra i programmi più seguiti dai telespettatori. Lo scopo è quello di seguire per un anno le persone patologicamente obese che hanno scelto di raccontare in pubblico la loro storia. Si tratta di persone che partono da un peso di 250-350 chili e che, rivolgendosi al chirurgo iraniano Younan Nowzaradan cercano di ridurre, con i suoi preziosi consigli, gradualmente, il loro peso, in modo da poter essere selezionati per l’intervento di bypass gastrico.

La trasmissione è stata colpita da un grave lutto, dato che una delle protagoniste si è spenta a soli 30 anni. Si tratta di Gina Krasley. In molti appassionati telespettatori ricorderanno sicuramente la sua storia, con alle spalle un passato decisamente turbolento, caratterizzato da continui abusi da pare del padre, durante l’infanzia.

Il suo conforto Gina non lo aveva cercato rivolgendosi ad un nutrizionista, ad uno psicologo, ma pensando al cibo come unica fonte di consolazione. Ed è proprio il cibo spazzatura che l’ha portata a raggiungere i 270 chili . Purtroppo Gina si spenta a soli 30 anni, non riuscendo a sconfiggere la sua obesità e con lei si è spento per sempre il suo sogno di aprire una scuola di danza, ritenendo che la danza non abbia taglie.

Neppure il dottor Nowzaradan, famosissimo in tutto il mondo per i suoi interventi che fanno letteralmente rinascere coloro che da tempo lottano contro un peso eccessivo, è riuscito a salvarle la vita. La Krasley è deceduta nel 2021 nella propria abitazione di Tuckerton, nel New Jersey.

Subito dopo la partecipazione al reality, la ragazza, attraverso i social, si è tenuta in contatto con i suoi followers…l’unico modo per comunicare con la realtà, dato che le sue condizioni di salute sono gradualmente peggiorate sino al tragico epilogo. In tantissimi i messaggi di cordoglio che gli utenti in rete hanno rivolto ai genitori della povera ragazza.

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