“Violentato per anni dai miei fratelli”. Mondo della musica sotto choc, la confessione di Aaron Carter
Nuova bufera su Aaron Carter, l’ex cantante dei Backstreet boys al centro negli ultimi tempi del gossip dopo aver dichiarato di soffrire di schizofrenia. A metterlo con le spalle al muro sono i fratelli. A quanto riporta il sito TMZ, sempre vicino al mondo delle star, nei confronti del cantante 31enne sarebbe stato emesso un provvedimento che gli impone di stare lontano almeno 30 metri da tutti i membri della famiglia del fratello maggiore e dalla sua residenza di Las Vegas, dopo che avrebbe affermato di voler uccidere la moglie incinta di Nick.
La notizia è stata annunciata da Nick, che tramite un post su Twitter ha spiegato le motivazioni della sua decisione. Nel tweet, per il quale il frontman dei Backstreet Boys ha ricevuto molto sostegno, si legge: “Dopo una lunga considerazione, mia sorella Angel ed io abbiamo purtroppo deciso di intraprendere un’azione legale contro nostro fratello Aaron. Alla luce dei recenti comportamenti allarmanti di Aaron e della sua confessione di voler uccidere mia moglie e il bambino che aspettiamo, non abbiamo avuto altra scelta che prendere ogni misura possibile per proteggere noi e le nostre famiglie. Amiamo Aaron e speriamo che riceva le cure necessarie affinché non faccia del male a se stesso o ad altri”. Continua dopo la foto
Dal canto suo, Aaron ha negato di avere intenzione di far del male alla sua famiglia e dopo la notizia dell’ordine restrittivo, ha affidato il suo dispiacere a Twitter, dove ha affermato di non vedere il fratello maggiore da anni e tirando fuori le accuse di stupro nei suoi confronti. Aaron ha accusato Nick di violenza e stupro ed ha fatto anche i nomi delle presunte vittime. Il biondino ha anche tirato in ballo sua sorella Leslie (morta nel 2012), dichiarando di essere stato violentato da lei dai 10 ai 13 anni. Continua dopo la foto
“Io non ho assolutamente minacciato la moglie di Nick. La mia famiglia vuole farmi internare inventandosi che sono un pericolo per me e per gli altri. Non lo vedo da 4 anni e non ho intenzione di farlo. Se vogliamo essere precisi, anni fa gli ho prestato moltissimi soldi perché ne aveva bisogno. Chi mi conosce sa bene che non farei del male a una mosca. Non sono io quello accusato di stupro e di aver picchiato Paris Hilton. Non sono io lo stupratore violento. Ma è divertente che sia lui ad accusarmi, visto che con me è sempre stato violento, mi ha anche picchiato pubblicamente”. Scrive Aaron Carter. Continua dopo la foto
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Che poi riprende: “Non avrei voluto dirlo, ma adesso devo liberarmi. Mia sorella Leslie soffriva di disturbo bipolare e prendeva medicinali potenti per curarlo. Non le è mai piaciuto il modo in cui la faceva sentire e quando era fuori di testa ha fatto cose che non intendeva fare. Ho trascorso gli ultimi 15 anni della mia vita andando in terapia per essere stato abusato, stuprato. Mi sono sottoposto a moltissimi trattamenti diversi per curare i miei traumi. Ovviamente devo ancora lavorare per stabilizzare la mia salute mentale, ma non sono pericoloso.
Sarò chiaro, mia sorella mi ha violentato dall’età di 10 fino ai 13 anni quando non assumeva i suoi farmaci. Non sono stato abusato sessualmente solo da lei, ma anche dai miei due ballerini, quando avevo solo 8 anni. E mio fratello ha abusato di me per tutta la vita”,