Cerca di salvare il figlio che si sta suicidando sotto al treno, muore anche il papà: 26 e 63 anni
Papà cerca di salvare il figlio, muoiono entrambi. La tragedia è avvenuta nella serata di ieri, mercoledì 17 agosto, alla stazione di Senigallia. Il giovane, 26enne che soffriva di crisi depressive, voleva gettarsi sotto al treno. Il papà, 63 anni, ha tentato di salvarlo ma entrambi sono stati investiti e uccisi da un treno merci. I due erano originari di Perugia e si trovavano nelle Marche per trascorrere alcuni giorni di vacanza sul litorale.
Secondo le ultime ricostruzioni il giovane ha minacciato di uccidersi e ha iniziato a correre nella zona nord della stazione. Il papà lo ha seguito cercando di fargli cambiare idea. Quando è arrivato il treno merci il ragazzo gli si è gettato contro. Il padre ha tentato di portarlo fuori dai binari ma è stato anche lui travolto dal convoglio. Entrambi, padre e figlio, sono così morti davanti agli occhi della moglie e madre.
La tragedia in stazione davanti agli occhi della madre
Dopo aver assistito a quella tragica scena la donna si è accasciata al suolo. Sotto choc anche il macchinista che non ha potuto evitare l’impatto. A quanto pare nella stessa giornata la mamma aveva allontanato il figlio dalla riva dopo che per alcuni minuti era rimasto fermo sugli scogli davanti al mare agitato con lo sguardo perso nel vuoto.
I corpi dei due uomini sono stati recuperati in punti diversi della stazione ma comunque all’altezza del lungomare Mameli. Sul posto sono intervenuti il 118, i carabinieri, gli agenti della Polfer e i vigili del fuoco. Dalle 21 il traffico ferroviario tra Marotta e Senigallia è stato interrotto in entrambe le direzioni per consentire le operazioni dell’autorità giudiziaria. “I treni alta velocità e regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 60 minuti” ha informato Trenitalia.
La famiglia di Perugia si trovava a Senigallia da quattro giorni. La mamma e il figlio alloggiavano in una stanza affittata per le vacanze, mentre il papà li ha raggiunti qualche giorno dopo. I due genitori erano separati, ma avevano deciso di passare insieme i giorni dopo Ferragosto. La tragedia arriva ad un mese dalla morte di Giulia e Alessia Pisanu, le ragazze di 17 e 15 anni travolte da un Frecciarossa alla stazione di Riccione.