UNA ‘PUZZETTA’ SFUGGE DURANTE LA CENA COI SUOCERI: LA LORO STORIA D’AMORE FINISCE IN TRAGEDIA

Ditemi la verità. Quante volte avete trattenuto la corsa ai servizi igienici perché vi trovavate in un contesto particolare? Chi a lavoro, in piena riunione col capo; chi in metropolitana, assembrato con altri pendolari tutti appiccicati, chi in coda alla posta?

Questi sono solo alcuni degli episodi in cui il volto viene improvvisamente colpito dal pallore per i dolori lancinanti legati all’urgenza di espletare i propri bisogni fisiologici, si inizia a sudar freddo, si cerca di trattenere al massimo, facendo un pieno di energie, oserei dire, soprannaturali.

Stessa cosa riguarda le scoregge. Se un detto, piuttosto divertente, dice: “A ognuno i propri peti paiono incenso”, non sarebbero dello stesso parere coloro che sperimentano la fragranza diffusasi per l’aria (ma questo è un altro discorso).

E che dire dei rutti? Se i ragazzini si divertono a far la gara per aggiudicarsi l’ambito titolo di “ruttatore per eccellenza”, immaginiamo che il contesto non sia quello goliardico , di un gruppetto di amici che si conoscono da tempi immemori, a una cena di lavoro. Logico che, in questa location decisamente diversa, anche il rutto, seppur innocente, scappato involontariamente, verrà visto con occhi schifati dai colleghi e dal capo.

Ma se la puzzetta scappasse durante una cena coi suoceri? Voi come vi comportereste? A proposito di questo, vi racconterò la storia di una puzzetta, finita in un modo davvero terribile.

Il protagonista di questa assurda vicenda è un Jorge M., un giovane ragazzo messicano, follemente innamorato della sua dolce metà, che vive in un paese vicino al suo. Per trascorrere più tempo con lei, si ferma spesso a cena dai suoi adorati futuri suoceri, con i quali ha un bellissimo rapporto. Ma quanto accaduto durante una di quelle cene ha dell’assurdo. Mentre la suocera è in cucina a preparare, la coppia di piccioncini sta allestendo la tavola, in attesa che arrivi anche il padre della ragazza da lavoro, per poter iniziare a mangiare.

Fin qui nulla di strano, direte. Ma, complici dei manicaretti un po’ pesantucci, forse difficili da digerire, Jorge, quella sera, ha iniziato a sentirsi accumulare aria nella pancia. Aveva bisogno di “lasciarsi andare”, insomma di far una puzzetta ma l’imbarazzo ha prevalso e il giovane ha deciso di resistere.

Dopo la cena, la sua fidanzata gli propone di uscire a prendere un gelato e l’amore si sa, non conosce il no, così, seppur provato dal malessere in corso, il giovane decide di accontentarla. Ma nessuno avrebbe mai potuto prevedere che da lì a poco, proprio nel bel mezzo della passeggiata, Jorge ha iniziato ad accusare dolori lancinanti alla pancia, portandosi su di essa le mani, preso dalla disperazione.

Dolori talmente gravi da collassare a terra. I soccorsi vengono chiamati tempestivamente, il giovane si riprende e viene portato via a bordo dell’ambulanza in stato di lucidità, sebbene la sua pancia sia visibilmente diventata enorme.

Quando giunge in ospedale, la situazione è davvero drammatica. L’aver trattenuto l’aria per ore, unita alla diverticolite di cui soffriva, nel giro di pochissime ore, hanno portato al tragico epilogo. Jorge è deceduto per quel connubio fatale di fattori. Prima di chiudere i suoi occhi per sempre, è riuscito ad esternare ai familiari di aver provato troppo imbarazzo e che mai avrebbe potuto immaginare un epilogo simile.

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