Sgarbi si paragona a Marco Biagi per una multa in Svizzera
Ritorna la polemica per un fatto avvenuto sabato 6 agosto, quando il critico dโarte e politico Vittorio Sgarbi รจ stato multato per aver attraversato lโautostrada svizzera, da Lugano al valico di Chiasso-Brogeda, sorpassando la colonna dโauto e transitando con i lampeggianti dellโauto blu accesi, per presenziare al Festival del Cinema di Locarno.
Il ministro di Giustizia e Polizia del Canton Ticino, Norman Gobbi, leghista, gli aveva rammendato che quelle azioni in Svizzera possono essere compiute solo da mezzi di polizia e di soccorso, lamentando anche che la sua scorta avrebbe aggredito fisicamente la polizia cantonale, chiosando uno sconsolato: โIn Svizzera non abbiamo le auto bluโ.
Come sempre oltre le righe la reazione di Sgarbi: โ E non avete la mafia come in Italia, motivo per cui io ho la scorta. Ho ricevuto centinaia di minacce e non voglio fare la fine di Marco Biagi, ucciso quando gliela levaronoโ.
Sgarbi rincara la dose, dicendo che la sua scorta ha fatto il suo dovere e che la polizia poteva semplicemente informarlo del comportamento da tenere, senza multarlo.
E conclude con unโaffermazione di bassa lega, รจ il caso di dire: โCaro signor Gobbi, quando verrร in Svizzera il suo amico Matteo Salvini, qualcuno dovrร pur proteggerlo. ร vero che la mafia in Svizzera non esisteโ.