MORTE ELENA DEL POZZO, “ANGELO MIO, ANGELO MIO…”: IL DOLORE DEI NONNI PATERNI CHE RINCORRONO LA BARA

L’Italia intera è attonita in queste ore per quanto riguarda il decesso della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di quasi 5 anni brutalmente assassinata a Mascalucia, in provincia di Catania. Secondo quanto si apprende in queste ore, la madre della piccola, Martina Patti, una ragazza di soli 24 anni, sarebbe stata l’autrice del misfatto. La donna nella giornata di ieri 13 giugno aveva denunciato la scomparsa della piccola ai carabinieri della locale stazione, a cui aveva raccontato come la bimba fosse stata rapita da tre individui armati e incappucciati mentre si trovava in auto con la bambina. 

I rilievi eseguiti dagli stessi inquirenti hanno dimostrato come la macchina non sia stata assolutamente forzata, per cui hanno voluto vederci chiaro e hanno proceduto ad ascoltare sia i genitori della piccola, entrambi giovanissimi e separati da poco, sia gli altri parenti, inclusi zii e nonni. Nel corso dell’interrogatorio la madre è stata messa sotto torchio dagli investigatori, fino a quando nelle scorse ore non è crollata indicando il luogo dove era seppellita la piccola Elena. Strazio nell’intera comunità siciliana.

IL DOLORE DEI NONNI

Quando Martina ha indicato il luogo in cui la piccola Elena era seppellita, un campo incolto nei pressi della sua abitazione, sul posto si ono immediatamente precipitati i carabinieri della locale stazione e del comando provinciale, inclusi i colleghi della Scientifica, il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Catania e il medico legale. Il cadavere della piccola è stato quindi recuperato

Mentre il carro funebre partiva, si sono verificate scene di strazio e dolore, a cui anche gli stessi carabinieri hanno assistito impotenti, e per questo hanno fatto allontanare tutti i curiosi e i giornalisti presenti in modo da lasciare in pace i famigliari colpiti da un dolore troppo grande. Sul posto c’era anche il papà di Elena, che è scoppiato in un pianto disperato. 

Il nonno paterno della piccola, Giovanni Del Pozzo, non ha retto al dolore e si è aggrappato per un breve tratto al carro funebre che trasportava la bara di Elena. “Angelo mio, angelo mio” – così urlava l’uomo che poi dopo pochissimi secondi si è accasciato a terra distrutto dal dolore. Nel frattempo la madre di Elena rilasciava dichiarazioni ulteriori sul delitto dinanzi all’autorità giudiziaria. 

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