Strage alla Festa della mamma, Angela uccide i tre figli. La scoperta choc: “Chi l’ha aiutata”
Una storia terribile. È quella che arriva da Woodland Hill, California, Stati Uniti. Qui, nella notte tra sabato 7 e domenica 8 maggio, la 38enne Angela Dawn Flores ha compiuto una vera e propria strage. La donna, infatti, proprio alla vigilia della festa della Mamma, ha confessato di aver ucciso i tre figli: Natalie, di 12 anni, Kevin di 10 e Nathan di 8. Anche l’altro figlio di 16 anni, sospettato di essere un complice, è stato arrestato.
La donna è stata rinchiusa nel carcere di Los Angeles domenica notte. La cauzione è di 6 milioni di dollari. Il giorno prima dei fatti i vicini avevano sentito delle urla provenire dall’abitazione della donna. Hanno udito frasi come “La mia famiglia sta abusando di me”. Secondo alcuni testimoni Angela è entrata nel cortile della casa vicina, ha aperto una Bibbia e poi acceso delle candele. A mezzanotte sono intervenuti dei sanitari che hanno immobilizzato su una barella la donna che continuava a chiedere: “Dov’è la mia Bibbia?”. Una volta ritornata la calma la donna è rientrata a casa.
Intorno alle 7 e 40 della mattina dopo, però, la polizia è tornata sul posto per una chiamata per aggressione con arma letale. E nell’abitazione di Victory Boulevard hanno trovato i corpi ormai senza vita di Natalie, Kevin e Nathan. Fonti della polizia hanno rivelato che con ogni probabilità i piccoli sono stati uccisi il giorno prima, sabato.
Ora Angela Dawn Flores è nel carcere di Los Angeles dopo aver confessato di aver ucciso i suoi stessi figli. L’altro figlio di 16 anni, unico superstite rimasto, è accusato di aver aiutato la madre nel triplice omicidio ed è rinchiuso nel carcere di Sylmar Junevile Hall.
Dalle informazioni presenti sul suo profilo Facebook la donna aveva vissuto nella zona di Kansas City dove aveva lavorato come agente immobiliare. Da tre mesi si era invece trasferita in California. Secondo i vicini Angela e i suoi sembravano una famiglia tranquilla. Erano stati visti girare in bicicletta. Nulla poteva far presagire la tragedia.