Canone Rai, nuovo incubo per i contribuenti: potrebbe arrivare a costare fino a 300 euro
UNA SITUAZIONE PESANTE POTREBBE PALESARSI PER I CONTRIBUENTI ITALIANI
Come se non bastassero i recenti aumenti, per i contribuenti italiano si profila un nuovo incubo, relativo al possibile aumento del canone Rai, una delle tasse più odiate. Vediamo insieme le ragioni di questo eventuale aumento, insieme ad una breve panoramica europea, per capire le ragioni alla base di questa incresciosa possibilità. É stato un periodo difficile per gli italiani, già duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19, che, quando iniziavano a intravvedere la luce in fondo al tunnel, si sono trovati alle prese con gli aumenti generalizzati, causati dal recente conflitto in Ucraina. Si sono verificati aumenti considerevoli non solo sul piano delle bollette (luce e gas in testa), ma anche per quanto riguarda generi alimentari e di consumo: tutto questo sta portando ad una situazione, non solo fiscale, sempre più insostenibile. E le cose potrebbero addirittura peggiorare, come sembrano suggerire voci di corridoio.
UN SOSPETTO CHE PRENDE CORPO
Si infittiscono infatti le voci secondo cui stiamo per trovarci davanti all’ennesimo aumento, riguardante questa volta il canone Rai. Già in passato si è tentato di combattere la crescente evasione fiscale inserendo questa tassa all’interno della bolletta dell’energia elettrica, costringendo di fatto molti morosi ad adempiere al suo pagamento. Ora invece sembra che questa voce sparirà da questa bolletta, ricomparendo in una veste ben più spaventosa.
CERTEZZE E INCERTEZZE
Se da un lato sembra ormai deciso di eliminare la voce del canone Rai dalla bolletta elettrica, ci si chiede quale sarà la modalità di riscossione di questo tributo da parte del Governo a partire dal 2023. Quello che è certo, però, è che l’attuale pesantezza fiscale a carico dei cittadini stia facendo aumentare le polemiche nei confronti di una tassa da sempre ritenuta iniqua e spesso oggetto di aumenti e ritocchi; d’altro canto l’insoddisfazione sembra riguardare anche la TV di Stato.
IL PANORAMA EUROPEO
Se in Italia si parla di un possibile innalzamento del canone Rai ad una cifra di 300 euro annui e oltre, non è consolante volgere lo sguardo a quanto accade in altre nazioni europee, nelle quali questa tassa è commisurata al reddito familiare ed è decisamente superiore alla nostra. Ad esempio, in Austria arriva a costare 320 € annui, contro i 133 € della Francia e i 215 € della Germania. Fa eccezione la Spagna, dato che qui il canone ammonta a soli 40 € annui. Disturba poi pensare che all’estero gli stipendi siano notevolmente più alti rispetto a quelli nostrani.
Poche certezze insomma, ma grande apprensione.