Parlamento in lacrime: la straziante notizia in diretta
Il mondo della politica è stato sconvolto dalla scomparsa del “rivoluzionario del Palazzo”. Questo il nome con cui veniva descritto all’interno di un vecchio articolo di Repubblica ed in effetti tale nome non fu scelto a caso dato che fu tra i firmatari del manifesto di condanna dell’invasione dell’Ungheria.
Si è spento, all’età di 91 anni, dopo 30 anni alla Camera dei deputati, della quale fu vicesegretario per 3 anni e la sua morte è stata annunciata dal figlio Luigi, attuale portavoce del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La politica in lutto
Parlo di Umberto Coldagelli, principale collaboratore di Pietro Ingrao negli anni della sua presidenza di Montecitorio e grande conoscitore di Alexis de Tocqueville, al quale ha dedicato diversi studi. Coldagelli nacque a Scheggia, il 29 luglio 1931 ed è stato vicesegretario generale della Camera dei deputati dal 1963 al 1992. Laureato in storia e filosofia all’Università La Sapienza di Roma con Federico Chabod ,uno dei più importanti storici del Novecento, è stato a lungo suo assistente.
In seguito, essendo un brillante studioso di storia e filosofia, ha partecipato nel 1963 al concorso della Camera, vincendolo. Iscritto al Pci, nel 1957 uscì del partito, firmando il famoso appello dei 101 intellettuali contro l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione sovietica. Valter Verini, del Pd ,ha voluto ricordare questo grande uomo che ha lavorato con parlamentari e presidenti come Sandro Pertini, Nilde Iotti e soprattutto Pietro Ingrao.
Lo ha fatto durante la seduta in aula, con toccanti parole, dedicando un pensiero ” all’uomo che tanta parte della sua vita l’ha trascorsa a servire questa istituzione e a servire lo Stato”,entrato alla Camera per concorso “insieme a giovani di allora, come Antonio Maccanico, Andrea Manzella e Beniamino Placido, dove ha ricoperto con preparazione e sobrietà e senso dello stato incarichi di responsabilità: capo della segreteria del presidente Ingrao e vice segretario generale con la presidente Nilde Iotti. Si Deve a lui la creazione di un ufficio stampa e pubblicazioni moderno, passo fondamentale per la trasparenza degli atti di questa istituzione. sempre ispirato a valori“. Un uomo ispirato da valori profondi e ideali profondi, Umberto Coldagelli, che riposerà tra i monti di Scheggia, dove tornava spesso nella casa di famiglia. Per lui il conferimento della cittadinanza onoraria fu un grande regalo.