Crisi Ucraina, è arrivato l’annuncio: “I russi hanno preso il controllo di…”. Le parole del Ministro della Difesa ucraino
CRISI UCRAINA, È ARRIVATO L’ANNUNCIO: “I RUSSI HANNO PRESO IL CONTROLLO DI…”. ECCO COSA HA DICHIARATO IL MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINO
Prosegue la guerra in Ucraina. Secondo la Banca mondiale, i prezzi dell’energia aumenteranno di oltre il 50%, facendo salire le bollette per famiglie e imprese. L’aumento maggiore sarà del prezzo del gas naturale in Europa, che dovrebbe più che raddoppiare il costo. I prezzi diminuiranno l’anno prossimo e nel 2024, ma rimarranno comunque superiori del 15% rispetto all’anno scorso. L’aumento dei prezzi “comincia ad avere effetti economici e umanitari molto grandi“, ha detto alla Bbc Peter Nagle, coautore del rapporto. “Siamo particolarmente preoccupati“, ha aggiunto l’economista, come riporta Repubblica.it.
LE DICHIARAZIONI NEL MINISTERO DELLA DIFESA UCRAINO
L’offensiva russa nell’Est dell’Ucraina si sta intensificando e salgono a cinque i villaggi conquistati dai russi. Il ministero della Difesa ucraino ha riferito che le forze russe hanno preso i villaggi di Velyka, Komyshuvakha e Zavody nella regione di Kharkiv e quelli di Zarichne e Novotoshkivske, nella regione di Donetsk. I soldati dell’esercito ucraino si sono ritirati quindi da tre villaggi nella regione di Kharkiv e di altri due nella regione di Donetsk.
STOP ALLE FORNITURE DI GAS
La Russia dovrebbe fermare le forniture di gas a tutti i Paesi considerati “ostili”. Le ha già fermate per Bulgaria e Polonia. Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha fatto sapere che i deputati della Duma di Stato sostengono la decisione di Gazprom di sospendere le forniture di gas a Bulgaria e Polonia. Tra i Paesi ostili figura anche il nostro.
LE PAROLE DELLA VON DER LEYEN
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato in una nota che è ingiustificata e “inaccettabile” la decisione del colosso energetico russo Gazprom di interrompere le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che i due Paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli.