Conte critica Draghi: “Pace o aria condizionata? Non sarei così manicheo”
La frase pronunciata da Mario Draghi su “pace o condizionatori accesi” durante l’ultima conferenza stampa sta facendo discutere non solo i social, ma anche la politica. Dopo lo scontro a distanza sull’aumento delle spese militari, poi risolto nel voto di fiducia al Senato, è Giuseppe Conte che torna a punzecchiare il premier. Circondato dai giornalisti all’uscita di Montecitorio, l’ex premier replica ad una domanda dell’inviata de L’aria che tira.
“Quel che è successo ieri nella competente commissione per la Delega fiscale mi preoccupa. – confida Conte ai giornalisti che lo circondano – Ho visto un atteggiamento molto rigido da parte di alcune forze di centrodestra. Però io dico sempre ‘poniamo questioni politiche, ci confrontiamo, ma sempre in modo costruttivo’. Noi stiamo offrendo delle soluzioni. Cinque miliardi sono pochi per far fronte alla situazione drammatica in cui versano le famiglie e le imprese. Per cercare di contrastare la prospettiva di una recessione economica che è sotto gli occhi di tutti”.
Ma mentre il leader del M5S prosegue nel suo ragionamento, dallo studio di La7 Myrta Merlino chiede insistentemente alla sua inviata di fare a Conte quella che definisce la “domanda del giorno: pace o aria condizionata”. La giornalista attende che l’ex premier termini di parlare e poi gli pone la fatidica domanda. “Io non la porrei in modo così manicheo. – replica lui sorridente ma visibilmente imbarazzato – Perché poi il rischio è che la popolazione creda che se rinuncia ai condizionatori c’è per questo sul piatto la pace”.
“Non credo sia proprio così. – ci tiene a ribadire Giuseppe Conte – Dobbiamo in modo più articolato spingere tanto in Europa per un Energy recovery fund. Quella è l’unica strada vera, insieme allo scostamento di bilancio interno, per poter veramente disporre l’embargo. Io sono favorevole all’embargo, domani mattina. Ma per ottenerlo dobbiamo convincere gli altri Paesi europei, quelli più riottosi, e io ne so qualcosa, per un piano europeo di acquisto e stoccaggio comune del gas. Io non faccio polemica col premier, ma mi confronto con lui. Per quanto riguarda il M5S il governo non è a rischio”, conclude.