Le navi russe puntano il Mar Ionio: prosegue la sfida alla Nato nel Mediterraneo. Ecco tutti i dettagli
CRISI UCRAINA, ZELENKSY: “LA RUSSIA RESPONSABILE PER I PEGGIORI CRIMINI DI GUERRA”
In Ucraina la guerra continua senza soste ed in questi giorni il mondo è sotto shock per le immagini del massacro di Bucha. Dopo quel che è successo nella cittadina Ucraina, con le truppe russe che hanno ucciso molti civili, l’Unione Europea ha deciso di mettere in campo delle nuove sanzioni contro la Russia. In tal senso – come riportato da “Repubblica.it” – tali sanzioni andranno a riguardare 4 istituti bancari del Paese, il carbone e altri beni. Intanto, intervenuto alle Nazioni Unite, il Presidente ucraino Zelenky ha dichiarato che la Russia dovrebbe essere ritenuta responsabile per i “peggiori crimini di guerra” dal secondo conflitto mondiale. Crisi Ucraina, arriva l’importante annuncio dell’Italia: “Siamo pronti a…”. Le parole del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio
PROSEGUE LA SFIDA DELLA RUSSIA ALLA NATO NEL MEDITERRANEO
Nel frattempo – come riportato da “Repubblica.it” – prosegue senza sosta nel Mediterraneo la sfida tra la Russia e la Nato. Al momento la grande flotta radunata dalla Russia in queste acque non può prendere parte al conflitto in Ucraina perché la Turchia vieta l’attraversamento del Bosforo alle unità militari. Per questo motivo, dunque, sta provando ad aiutare la causa del Cremlino in altro modo, vale a dire quello di tenere sotto pressione lo schieramento dell’Alleanza atlantica focalizzando l’attenzione su due Paesi in particolare: in primis la Grecia, poi l’Italia. Nel corso delle prime settimane dell’invasione in Ucraina le navi russe si erano radunate davanti alla base siriana di Tartous, in modo da essere sotto la protezione dei caccia e dei sistemi contraerei a lungo raggio che sono attivi in tutta la zona. Successivamente hanno ripreso il largo ed hanno provato a tallonare le portaerei dei Paesi occidentali: vale a dire l’americana Truman, la francese De Gaulle e l’italiana Cavour, con particolare attenzione per le prime due.
LE NAVI RUSSE PUNTANO IL MAR IONIO
Adesso, invece – come riportato da “Repubblica.it” – l’avanguardia delle navi russe è tornata nel Mar Ionio e sta muovendo in direzione delle coste calabresi. In generale, dunque, queste manovre messe in atto dai russi hanno due poli strategici: da un lato quello di Creta, in modo da condizionare l’accesso al Mar Nero attraverso i Dardanelli. L’altro è rappresentato dall’area tra il Mar Ionio ed il Mar Adriatico, ossia la più vicina in linea d’aria alla Crimea e alla zona in cui si stanno registrando gli scontri. Tenere questa posizione, infatti, consente ai russi di muovere aerei e, al momento in linea puramente teorica, lanciare missili cruise.