Guerra in Ucraina, Sokov: “Se Putin scegliesse l’attacco nucleare, partirebbe dall’Italia”
Secondo, Nikolai N. Sokov, ora membro di spicco del Centro per il Disarmamento e per la Non-Proliferazione di Vienna, e prima ancora dirigente presso il Ministero degli Esteri dell’Unione Sovietica e poi della Russia, la tattica di Putin per combattere l’occidente è già scritta. Consiste in un attacco nucleare all’Europa e l’aspetto più terrificante è che l’Italia sarebbe la prima ad essere colpita.
Il pericolo per la Russia
Il giornalista e documentarista Paolo Barnard ha intervistato in esclusiva dall’Austria Nikolai Sokov. Lo scienziato russo ha una grande esperienza nella proliferazione nucleare del mondo. Sokov ha lavorato in politica sin dai tempi dell’Urss e fu negoziatore russo per i trattati Start I e Start II per il contenimento degli arsenali atomici. Il politico russo ha spiegato che secondo Putin la Nato era una minaccia dato che ” poteva attaccare ovunque a piacimento”. Tutto questo perché nel 1988 la Nato attaccò il Kosovo, ossia un’area d’influenza russa senza passare per una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu. Mosca dunque non poté esercitare il diritto di veto.
“Quello fu uno shock per il Cremlino”, ha ammesso Sokov. “Inoltre, sempre dal Kosovo, venne la realizzazione dell’immensa superiorità degli Stati Uniti nelle armi convenzionali a lungo raggio. Di fatto, Mosca si rese conto che in un conflitto con l’occidente sarebbe stata sconfitta prima ancora di scontrarsi sul campo”. Con l’adesione dell’Ucraina alla Nato, la guerra potrebbe davvero diventare pericolosa per la Russia. Ma Putin ha un piano.
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Il piano di Putin per sovrastare l’occidente
Dunque Putin ha un piano per non perdere contro l’occidente e gli Stati Uniti. Il presidente russo procederebbe con un “attacco preventivo nucleare, mirato e sottoscritto, per costringere l’avversario più potente a fermare le sue operazioni con armi convenzionali contro la Russia, pena l’olocausto nucleare”. Mosca quindi si giocherebbe il tutto per tutto per non farsi sovrastare dall’occidente.
Sokov poi ha anche precisato che Putin sa già quali sono gli obiettivi militari che dovrabbe colpire. Tra questi c’è l’Italia. “Aviano è fra i target, perché i primissimi a essere colpiti da un attacco di de-escalation sarebbero proprio le basi aeree Usa e Nato. Oltre ad Aviano, la lista ne prevede due in Polonia, quelle tedesche e soprattutto le britanniche. Ma nelle simulazioni fatte fino al 2013 c’erano anche basi in territorio americano”, ha spiegato il politico russo.