Gigi D’Alessio nei guai: la Procura di Roma ha chiesto 4 anni di carcere
I fatti in questione risalgono al 2010, quando Gigi D’Alessio fu accusato di evasione fiscale. La somma dovuta ammonterebbe a 1.7 milioni di euro e riguarderebbero mancati versamenti di Iva e Ires. Non è tutto, a quanto sembra l’accusa è anche di occultamento di scritture contabili e solo la sentenza che si terrà il 9 di novembre potrà fare chiarezza sulla sua posizione.
Insieme a lui, altre quattro indagati coinvolti nella vicenda e per due di loro è stata chiesta la pena di due anni. Alcune dichiarazioni di D’Alessio rilasciate all’epoca dei fatti mostravano il cantante assolutamente tranquillo di poter dimostrare la sua innocenza: “Sono convinto che l’atto che mi è stato notificato sia un atto a tutela, che mi consentirà di dimostrare, nelle opportune sedi, la mia totale estraneità a fatti che non mi sono ancora chiari e noti. È giusto che la magistratura faccia le verifiche che riterrà opportune. Resto, come è naturale che sia, a disposizione dell’autorità giudiziaria”.
Gigi D’Alessio rischia di andare in carcere: la sentenza il 9 novembre
In queste ore, invece, è stata divulgata la notizia della richiesta del pm che si occupa dell’indagine di una pena di quattro anni da trascorrere in carcere. Gigi D’Alessio dovrà rispondere solo di due capi d’imputazione dei quattro che gli erano stati contestati, visto che due di loro sono andati in prescrizione.
Nel 2015 era stata perquisita la villa che si trova nel quartiere prestigioso dell’Olgiata a Roma per cercare di risalire alla documentazione fiscale inerente la società con a capo Gigi D’Alessio. Le forze dell’ordine in quell’occasione si trovavano sotto la guida del pm Francesco Saverio Musolino.
Intanto si attende il prossimo martedì 9 novembre quando la sentenza permetterà di scoprire quale destino attenda Gigi D’Alessio e il suo impero musicale. Una buona notizia, però, sembra arrivare dal pm che ha chiesto di non procedere per due capi di imputazione vista l’avvenuta prescrizione.