“Con 500 donne”. Andrea Roncato, la confessione senza filtri a 73 anni suonati: “E con Elena Sofia Ricci…”
Andrea Roncato, una vera e propria strage di cuori. Ha raggiunto 73 anni e ancora non arresta il suo fascino. Andrea Roncato nelle vesti di playboy, ancora sul set ma anche nella vita privata. Tante le splendide donne che non hanno resistito al suo fascino, ma Roncato ha parlato senza veli, ammettendo anche non pochi errori lungo il percorso sentimentale. Cuori infranti? Anche.
Con una nuova pellicola, Andrea Roncato torna a rivivere gli anni più belli, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Con “Sotto il sole di Riccione” dei YouNuts!, la Netflix ha deciso di rendere disponibile sulla piattaforma un piccolo gioiello cult del cinema. Sulla scia di “Sapore di mare”, si avrà modo di vedere all’opera il rubacuori Roncato. (Continua a leggere dopo la foto).
Un’arte della seduzione quella messa in atto dal 73enne che si calerà nel ruolo di un bagnino pronto a fare strage di cuori nonostante una certa età. E nelle vesti dello sciupa-femmine, Andrea Roncato si trova a proprio agio. Lo ha raccontato durante un’intervista rilasciata per Il Corriere della Sera, lasciando emergere cifre da capogiro. (Continua a leggere dopo la foto).
Un playboy, ma di altri tempi, amante della bellezza femminile ma anche di ciò che vive nella mente di una donna. Tante le donne che hanno ceduto al suo fascino “ma mai le ho avvicinate per il gusto di portarle a letto o esibirle. Anche se con una ci sono stato per un’ora, in quell’ ora, era la più importante della mia vita”. E si riescono a contare per quanto siano tante: 500, “le donne con cui sono stato”. E aggiunge: “La prima si chiama Maria Laura: 12 anni insieme, gliene ho fatte di tutti i colori. L’ultima è mia moglie, Nicole Moscariello, ci siamo sposati nel 2017. Ha 21 anni meno di me. Con lei mi sono fermato e lei mi ha fatto maturare del tutto”. (Continua a leggere dopo le foto).
E ha così continuato ad ammettere: “Tante mi venivano attribuite, ma io non ho mai fatto un nome. Di Moana Pozzi si sa perché fu lei a mettermi nel suo libro. Mi fa onore il fatto che nel suo libro mi abbia dato 7, il secondo voto più alto, perché era donna di un’altra categoria: colta, intelligente. L’ho conosciuta sul set di Pompieri, nell’85, prima che si desse al porno. La lasciai io: ero birichino. Ci mettevo niente a saltare da palo a un altro”. Poi la confessione su Elena Sofia Ricci: “Qui, Elena stessa lo dice e quindi posso confermare. Finì come sempre: venivo sempre mandato a quel paese perché mi beccavano. E sono stato spesso cornuto e non me ne vergogno”.