Si schianta con la moto: Antonino, 19 anni, muore tra le braccia del padre
Ha perso il controllo della moto ed è andato a sbattere contro un camion che proveniva nella direzione opposta. Tragedia della strada in Friuli tra i comuni di Fanna e Maniago. Un giovane di 19 anni ha perso la vita in sella alla propria moto: si è scontrato in modo violento per cause in corso di accertamento contro un camion che procedeva nel senso di marcia inverso. La vittima si chiamava Antonino Fazzino, residente a Vajont.
Il giovane a causa dell’impatto tremendo è stato sbalzato a diversi metri di distanza. Il padre del giovane, resosi conto di quanto accaduto dallo specchietto retrovisore, lo ha subito raggiunto. L’uomo infatti precedeva il figlio a bordo di una moto, poco più avanti, come scrive l’agenzia Ansa. Sul posto Carabinieri, personale sanitario giunto a bordo di un’ambulanza e l’elicottero decollato dalla elibase di Campoformido oltre a vigili del fuoco. Si è resa inoltre necessaria la chiusura al traffico della strada per consentire le operazioni di soccorso.
Sotto choc il padre e la madre del ragazzo quando la donna è stata informata della tragedia: sono ancora in corso di accertamento le cause dell’incidente in cui ha perso la vita Antonino Fazzino. Ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere in modo violento contro un camion che procedeva in senso opposto. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo. Il padre del ragazzo ha visto tutta la scena dallo specchietto retrovisore (foto tratte da IlGazzettino.it).
Il 19enne studiava all’Ipsia di Maniago, il basket, il calcio – era tifoso della Juventus come papà Angelo – e in particolare le moto erano le sue grandi passioni. L’ultima, purtroppo, gli è stata fatale. Il sindaco Virgilio Barzan ha espresso al Messaggero Veneto il suo messaggio di cordoglio alla famiglia, “ma domattina – ha affermato – farò loro visita personalmente. Conosco i Fazzino, sono a dir poco addolorato per loro. La notizia me l’ha data un mio assessore, mi ha scioccato”.
È lo stesso sentimento che hanno provato tutti coloro che lo conoscevano, in particolare gli addetti ai lavori del mondo della pallacanestro. “Si era avvicinato una decina di anni fa al cestismo – lo ricorda Andrea Grizzo, istruttore e fondatore del Centro minibasket di Fanna –, anche suo papà Angelo amava questo sport e collaborava con me nella gestione del sodalizio, che si occupava solo di settore giovanile. Anche il fratello più piccolo di Antonino giocava con noi. Non posso credere che Antonino non ci sia più, che morte assurda, ingiusta”.