IL DRAMMATICO ANNUNCIO DELLA MALATTIA È APPENA ARRIVATO: “HO IL CANCRO”
Il rapper milanese Fedez ha, poche ore fa, rivelato di avere un problema di salute che lo porterà presto ad intraprendere un percorso di cure, circondato dall’affetto della sua famiglia, così prezioso per il cantante, oltre che dai tantissimi messaggi di sostegno ricevuti da personaggi del mondo dello spettacolo e dai suoi follower.
In tanti coloro che, archiviate vecchie antipatie reciproche (vedesi Salvini), hanno manifestato la loro vicinanza al rapper in questo momento così delicato della sua vita. E non è passata certo inosservata la lettera che un famosissimo giornalista gli ha voluto dedicare.
LA CONFESSIONE CHOC
Di chi parlo? Del giornalista Vittorio Feltri che, dalle colonne di Libero, ha fatto giungere al rapper una lettera piena di incoraggiamento e sostegno, dopo aver appreso la malattia del cantante. Se su una base meramente esteriore Fedez e Feltri non potrebbero essere più diversi; il primo pienissimo di tatuaggi e dagli outfit esagerati, con lo smalto nero alle mani; il secondo sempre impostato ma dall’ira facile, il contenuto della lettera, pubblicata sulle pagine del suo giornale, è davvero toccante.
Il giornalista 78enne Vittorio Feltri, direttore di Libero, ha fatto un annuncio sconvolgente: “Ho il cancro”“Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto“, per poi affermare di comprendere lo stato d’animo dell’artista di fronte alla malattia. Con il solito tono pungente, pur condividendo solo un decimo delle esternazioni del rapper, ha comunque simpatia per lui e per questo si è sentito di confidarsi su un tema che li accomuna, quello della salute.
La lettera prosegue con la scoperta del cancro, avvenuta durante una tac che ha rivelato la presenza di un nodulo al petto sulla parte sinistra. Dall’effettuazione di ulteriori accertamenti, è arrivato lo sconcertante verdetto: “Cancro, bisogna intervenire col bisturi“. Così si è trovato in sala operatoria, “mezzo biotto, pieno di vergogna e con anestesia totale“. Una volta svegliatosi, scrive Feltri, “mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica, bevo, mi rivesto e mi reco subito al giornale lavorando come sempre senza confidare niente a nessuno“.
Questa è la prima volta in cui Feltri ha sentito l’esigenza di sfogarsi, di rivelare a tutti la malattia che lo ha colpito, per poi rivolgersi direttamente a Fedez, pregandolo di non farsi intimidire dal morbo col quale ha iniziato una battaglia “che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo“. Il giornalista gli dice:: “Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura”, sino ad elargirgli un consiglio finale: “Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu“.