“Ci sono bambini”. Ucraina, bombe su rifugio di Mariupol nonostante l’avviso: “Prevediamo strage”
Guerra Ucraina-Russia, nuovo attacco dei militari di Putin nella città di Mariupol. Questa volta è stato il teatro l’obiettivo dell’attacco russo in cui si erano rifugiate più di mille persone. Queste le notizie diffuse su Telegram dal sindaco, Vadim Boichenko, che denuncia “un’altra tragedia”.
Secondo Human Rights Watch “centinaia di civili” avevano trovato riparo nel teatro, obiettivo – stando agli ucraini – di un attacco russo, mentre la Russia ha negato ogni responsabilità puntando il dito contro il battaglione Azov. Per le autorità ucraine i militari russi hanno “intenzionalmente e cinicamente distrutto il teatro drammatico nel cuore di Mariupol”.
“Fin quando non ne sapremo di più non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nella zona del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”, ha dichiarato Belkis Wille di Hrw, denunciando “serie preoccupazioni” rispetto a quale fosse l’obiettivo previsto “in una città in cui i civili sono già sotto assedio da giorni e le telecomunicazioni, la corrente, l’acqua e il riscaldamento sono quasi del tutto interrotti”.
Ieri, poche ore prima dell’attacco, Human Rights Watch aveva parlato con più di una decina di abitanti di Mariupol fuggiti dalla città il giorno precedente e arrivati a Zaporizhzhia. Un medico ha confermato che c’erano tra i 500 e gli 800 civili. Un’altra persona ha parlato della presenza di 500-700 civili. “Sferrare un attacco contro un obiettivo civile è severamente proibito, così come lo sono gli attacchi indiscriminati e gli attacchi con effetti sproporzionati contro i civili, possono essere crimini di guerra”, ha sottolineato l’organizzazione con l’appello alle parti che “devono permettere l’accesso umanitario”.
Dopo l’attacco della Russia è diventata virale la foto satellitare scattata e pubblicata dalla società Maxar, che mostra come sulle piazze del teatro di Mariupol ci fosse dipinto a caratteri cubitali in russo la scritta “bambini”(“дети” in cirillico). Gli ucraini hanno scritto la parola ‘bambini’ nel tentativo di salvare il teatro dai bombardamenti.