Pensioni, l’INPS concede proroga per l’invio del Modello RED: tutte le informazioni
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha informato i pensionati che avranno più tempo per inviare la dichiarazione dei rediti per non vedersi la pensione sospesa per due mesi. Come ogni anno, anche per questo 2022, tutti i pensionati hanno l’obbligo di presentare il Modello RED entro una determinata data. Ora l’Istituto ha concesso loro una proroga dovuta al periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo da due anni a questa parte. Vediamo insieme nel dettaglio come e quando presentare il Modello RED per evitare che la pensione venga sospesa. (Continua a leggere dopo la foto)
Pensioni, l’INPS concede proroga per l’invio del Modello RED: tutte le informazioni
Come ogni anno, i pensionati dovranno presentare a l’INPS il modello RED, ovvero la Dichiarazione della Situazione Reddituale. Il RED è una dichiarazione obbligatoria, prevista dalla legge, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni, tra cui l’invalidità civile, collegate al reddito. In un primo momento questo documento doveva essere inviato entro e non oltre il 28 Febbraio 2022. In questi giorni, attraverso il messaggio n. 1083 pubblicato l’8 marzo 2022, l’INPS ha avvertito i suoi utenti di aver concesso loro una proroga e che ora il modello RED può essere presentato entro e non oltre il 21 marzo 2022. Dopo questa data, a tutti coloro che non hanno presentato il documento verrà sospesa la pensione per due mesi. (Continua a leggere dopo la foto)
Come inviare le dichiarazioni
Per evitare che l’INPS sospenda la pensione, quello che c’è da fare è presentare le dichiarazioni dei redditi e le dichiarazioni di responsabilità. È possibile fare l’invio dei documenti mediante: il Contact center integrato dell’INPS, il portale INPS accedendo ai servizi online “RED semplificato” e “Dichiarazioni di responsabilità” e le strutture territoriali dell’Istituto. Nel caso i pensionati obbligati non inviino il Modello RED, l’INPS sarà costretto a sospendere l’erogazione dell’assegno pensionistico per 60 giorni. Nel caso gli interessanti, entro questi due mesi, non adempiano al loro obbligo, l’Istituto procederà alla revoca.