Greta Thunberg, ecco quanto guadagna per il suo attivismo
Le sue treccine sono diventate il simbolo della lotta al cambiamento climatico. In poco tempo Greta Thunberg, all’anagrafe Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, è riuscita con la sua caparbietà a riportare al centro del dibattito pubblico l’ambiente e il surriscaldamento globale. Le sue manifestazioni davanti al parlamento svedese, il Riksdag, hanno ispirato una generazione e creato un vero e proprio movimento che si è diffuso in tutto il mondo. Greta Thunberg, classe 2003, oggi ha 18 anni. È figlia del mezzosoprano Malena Ernman, che ha rappresentato la Svezia all’Eurovision Song Contest del 2009 a Mosca (l’edizione del 2022 si terrà in Italia dopo la vittoria dei Måneskin), e dell’attore Svante Thunberg, ed è nipote del regista Olof Thunberg.
Nel 2018, a soli 15 anni, ha deciso di non andare a scuola per un lungo periodo di tempo per chiedere al governo svedese e ai parlamentari di rispettare l’Accordo di Parigi, siglato a margine della Cop21, la Conferenza delle Parti sull’ambiente del 2015. Durante il summit sul clima 190 Paesi Onu, tra cui l’Italia, firmarono infatti un documento che, tra gli obiettivi, aveva quello di riportare il riscaldamento globale sotto la soglia di 1,5 gradi abbattendo le emissioni di Co2. Lo Sciopero della scuola per il clima di Greta Thunberg mirava a ricordare ai decisori svedesi gli impegni presi a livello internazionale. In seguito alle elezioni di settembre, la 15enne ha iniziato a protestare solo il venerdì davanti al parlamento, dando vita al movimento Fridays For Future.
Centinaia di migliaia di studenti in tutto il mondo hanno infatti seguito il suo esempio, organizzando manifestazioni davanti ai palazzi del potere per esigere un cambio di rotta sulle politiche ambientali e accelerare sull’innovazione e l’economia verde. Greta Thunberg ha anche sfidato i leader mondiali durante la Cop24 di Katowice, in Polonia. È diventato celebre il suo discorso, fatto a muso duro davanti agli uomini più potenti del pianeta: “State rubando il futuro (dei vostri figli) davanti ai loro occhi (…). Avete finito le argomentazioni, e noi stiamo finendo il nostro tempo. Il potere vero appartiene al popolo”. La Cop26, con un anno di ritardo, si sta tenendo a Glasgow, in Scozia. Sugli obiettivi dei leader mondiali e sulle parole che Mario Draghi ha pronunciato sul clima, sono già diventate famose le nuove dichiarazioni di Greta Thunberg: “Basta con i bla bla bla”.
Le speculazioni dietro il successo di Greta Thunberg
Sulla giovane attivista svedese si è speculato a lungo. I suoi detrattori l’hanno subito etichettata come una marionetta del sistema o di una non meglio identificata lobby delle energie rinnovabili. Per questo è stata spesso criticata dai negazionisti del cambiamento climatico, di cui ormai discutiamo non solo in linea teorica, considerando gli ingenti danni economici che sta causando. Indubbiamente Greta Thunberg ha avuto molti aiuti per riuscire a emergere. Ma, senza scomodare improbabili teorie di complotto, l’esposizione mediatica e i mezzi economici di cui gode la sua famiglia sono bastati a dare una spinta alle sue posizioni e metterla sotto i riflettori. Si vocifera anche che dietro il suo successo ci sia l’esperto di comunicazione Ingmar Rentzhog, la cui start-up è effettivamente decollata dopo l’inserimento della ragazza all’interno del Consiglio di Amministrazione e dopo una raccolta fondi che portava il nome dell’attivista.
Quanto guadagna Greta Thunberg e con quali attività
Con i suoi genitori l’attivista è autrice di diversi libri. Il più famoso, “La nostra casa è in fiamme”, è diventato in pochissimo un best-seller. Al suo interno, oltre alle posizioni ambientaliste dei Thunberg-Ernman, sono raccontati anche frammenti di quotidianità e la convivenza con la sindrome di Asperger, disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento diagnosticato a Greta quando aveva 13 anni. Nel 2020 è uscito il film “Io sono Greta”, che al botteghino ha incassato circa 360 mila dollari. Non poco, se si considerano le chiusure dei cinema e dei teatri nella maggior parte del mondo, il fatto che si tratta di un documentario e che è uscito in contemporanea anche su diverse piattaforme di streaming come Amazon Prime. Nel corso degli anni, diventando una vera icona ambientalista, la giovane svedese ha iniziato a guadagnare attraverso i tanti premi che le sono stati riconosciuti. Come lo Human Act Award da 100 mila dollari o il Gulbenkian Prize for Humanity da ben 1 milione di dollari. Soldi che Greta Thunberg, attraverso la sua Fondazione omonima, ha però devoluto in beneficenza, spesso raddoppiando le cifre.
La sua massiccia presenza sul web ha numeri da capogiro. Su Instagram la seguono più di 13 milioni di follower, su Facebook oltre 3 milioni e su Twitter 5 milioni. Tanto basterebbe per farle guadagnare parecchi soldi da post pubblicitari e partnership con importanti aziende. Gli influencer, d’altronde, riescono a guadagnare cifre da capogiro grazie ai loro post. È facile immaginare anche che Greta Thunberg riesca a guadagnare un vero e proprio stipendio da ospitate in televisione, interviste e copertine sui giornali e come madrina di eventi. Anche se non sono disponibili dati certi su quanto guadagni davvero. Il suo patrimonio netto si aggirerebbe intorno a 1 milione di dollari, ma si tratta di una sola stima che prende in considerazione la sua attività come autrice di libri, il suo seguito sul web e il successo del suo film. La realtà potrebbe dunque essere molto diversa, e la giovanissima Greta Thunberg potrebbe incassare molto meno dalle sue attività.
Cos’è il cosiddetto “Effetto Greta” e perché se ne parla
Di certo il suo personaggio è ormai entrato nelle case di tutti, dando vita a un vero e proprio “Effetto Greta”, che ha riportato l’ambientalismo in auge e ha addirittura trainato la crescita di alcuni settori. Secondo gli analisti inglesi sarebbe infatti suo il merito delle vendite record di libri per bambini contro il cambiamento climatico. Grazie a lei i partiti verdi avrebbero guadagnato più seggi in tutta Europa, e la mobilitazione di così tanti giovani a favore dell’ambiente ha indubbiamente costretto i leader mondiali a investire di più sull’economia sostenibile. Un’onda lunga che non accenna ad arrestarsi e che si è originata grazie all’impegno di una ragazzina di soli 15 anni e la sua volontà di cambiare il mondo sfidando le istituzioni e il “mondo dei grandi“.