Viaggi in Europa: basterà il Green Pass
La sempre maggiore diffusione della variante Omicron potrebbe diventare, clamorosamente, una alleata per i viaggiatori. Tutto dipenderà dalle decisioni dell’Unione Europea, che sembra orientata a considerare il Green Pass come il criterio base per autorizzare lo spostamento dei propri cittadini all’interno della UE.
Finora, agli stati europei è stato concesso un margine di discrezionalità molto ampio nell’applicazione delle regole in ingresso e in uscita, con risultati a volte caotici. Se alcuni si limitano infatti a chiedere una prova dell’avvenuta guarigione o vaccinazione, altri chiedono test all’ingresso o rilasciano ulteriori documenti per il tracciamento dei visitatori, come ad esempio la Spagna con i suoi QR Code.
Oltre a questo, gli aggiornamenti settimanali pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno dipinto le varie regioni di sfumature di rosso via via più scure a seconda della diffusione del Covid-19. Colori che, oltre a indicare il margine di rischio per i visitatori, hanno ovviamente influenzato le regole di transito degli europei nelle zone più interessate dalla pandemia.
Un po’ come sta avvenendo in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito, anche a Bruxelles sembra però farsi avanti un orientamento aperturista, che vuole recuperare la libertà di spostamento in Europa a patto di essere in possesso di una prova della negatività al virus. E quale strumento migliore del Green Pass? https://www.instagram.com/p/CYJSo5nNuxN/embed/?cr=1&v=14&wp=540&rd=https%3A%2F%2Fwww.paesionline.it&rp=%2Farticoli%2Fviaggi-europa-green-pass%3Futm_source%3Dfb%26utm_medium%3Dfacebook_tg1%26fbclid%3DIwAR1qVlDRmT3xU4vJrasVAdywdyjJHajInudl7dzVZF3l36C-pZlfGieDuBo#%7B%22ci%22%3A0%2C%22os%22%3A2281.800000000745%2C%22ls%22%3A1883.5999999996275%2C%22le%22%3A1958.0999999996275%7D
Green Pass un anno dopo: servirà solo lui nell’estate 2022?
Introdotto ufficialmente nell’estate 2021, l’EU Digital Covid Certificate ha segnato la prima vera tappa della ripartenza europea dopo i mesi di lockdown e restrizioni. Oggi per ottenere il Green Pass è necessario:
- Aver completato il ciclo vaccinale, compresa la dose booster (Super Green Pass)
- Essere guariti dal Covid-19
- Aver eseguito un test molecolare o antigenico che accerti la negatività al virus; in questo caso, la validità del Pass è di 48-72 ore max.
Un documento fornito in più lingue, che si può stampare o portare con sé salvandolo sul cellulare o utilizzando una delle app della Pubblica Amministrazione (.io o Immuni) e che è impiegato anche per l’accesso a servizi e luoghi pubblici, ma anche sul posto di lavoro.
La sempre maggiore diffusione del Green Pass, che finora ha permesso di evitare l’obbligo vaccinale, potrebbe dunque permettere un sostanziale rientro alla normalità anche nei viaggi in Europa. Via i test, via i colori (rosso, rosso scuro e così via) e spazio a controlli diretti della certificazione.
Una scelta che viene suffragata da un documento della Commissione Europea, secondo il quale i viaggiatori in possesso di Green Pass “non dovrebbero essere soggetti a restrizioni alla libera circolazione” e “non dovrebbero essere sottoposti a quarantena”. A permettere il passo in avanti sono anche le dichiarazioni di Hans Kluge, direttore europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo il quale “la variante Omicron potrebbe portare alla fine della pandemia in Europa”.
In questo nuovo scenario, il Vecchio Continente potrebbe affrontare una situazione di immunità generalizzata, con una diffusione endemica del virus. In sostanza: guariti e vaccinati garantirebbero una forma di immunità di gregge che potrebbe eliminare il bisogno di politiche emergenziali, riducendo o eliminando anche le restrizioni di viaggio.
Ecco dunque che cambieranno anche le mappe del rischio: non più basate sul numero di contagi, ma frutto di un calcolo incrociato tra percentuale di vaccinati e nuovi casi. Il tutto, ovviamente, presupponendo che continui il trend positivo di vaccinazioni e che, entro il 2022, tutti gli europei siano coperti dalle tre dosi di vaccino.