“Trovata morta nella doccia”. Francesca, 26 anni, tragedia in casa. “Non aveva malattie né sintomi”
Una famiglia e un’intera comunità sotto choc per la morte della giovanissima Francesca Bornaghi. La 26enne di Treviglio è morta in casa, a un passo dai genitori che non hanno potuto fare nulla per salvarla. Nessuno sa con certezza cosa sia successo a Francesca per quella che per ora è quasi catalogata come una morte inspiegabile. Solo il referto autoptico riuscirà a rendere chiaro cosa sia capitato alla giovane. Per il momento, l’ipotesi più promettente per gli inquirenti è che si sia trattato di un infarto.
Un fatto talmente immediato che anche la chiamata dei soccorsi, pur essendo stata celere, non è servita per salvarle la vita. A riportare la notizia è il Corriere della Sera. Francesca Bornaghi era piuttosto conosciuta in città: era figlia di Chicco Bornaghi, in passato imprenditore nel campo delle cartucce da caccia, e dell’architetto Anna Castelli. La giovane era, tra l’altro, la cugina di Michele Bornaghi, l’attuale assessore all’Ambiente e alle Attività produttive nella giunta del sindaco Juri Imeri.
Francesca Bornaghi, il racconto choc del papà
Ma quello che più lascia perplessi è il modo in cui è morta. A raccontarlo è il padre di Francesca Bornaghi: “Stava salendo per andare a letto quando ci siamo accorti che qualcosa non andava. Abbiamo trovato nostra figlia priva di vita sotto la doccia, non ha neppure avuto il tempo di chiamare aiuto. Stava bene – ha assicurato l’uomo – non aveva patologie pregresse, né ha avuto sintomi che potessero far presagire questa tragedia”.
Sono tantissimi in queste ore, i messaggi di cordoglio che vengono inviati alla famiglia, anche tramite i social. “Ci ha lasciati sconvolti – ha dichiarato la maestra delle elementari di Francesca Bornaghi – era una gran brava ragazza, dal carattere introverso”. Una morte per ora inspiegabile che non lascia scampo al dolore dei genitori della ragazza e all’intera comunità.
Come sempre accade in questi casi, non c’è abbraccio che riscaldi o parola che possa lenire il dolore della perdita di una figlia, soprattutto così giovane, soprattutto come Francesca Bornaghi. Una morte assurda, proprio come è assurdo morire a 26 anni.