Ricoveri Covid, scatta l’allarme: questa regione rischia la zona rossa
Secondo i calcoli dell’Istituto Superiore di Sanità, la variante Omicron si avvia ad essere dominante rispetto a quella Delta. La curva epidemiologica non accenna a frenare e l’indice di trasmissibilità è superiore alla soglia di sicurezza di 1. Questa nuova ondata sta mettendo di nuovo sotto pressione il sistema ospedaliero seppure in maniera più lenta e progressiva rispetto alle precedenti ondate del 2020 e del 2021. Il numero di posti letto occupati in terapia intensiva ha sfondato il muro di 1.400, mentre quello dei ricoveri ordinari ha superato nel totale le 13mila unità. Il collasso degli ospedali non è avvenuto grazie ai vaccini, ma nonostante tutto diverse regioni hanno deciso di prendere ulteriori provvedimenti. Una regione in particolare rischia la zona rossa. (Continua dopo la foto)
Ricoveri Covid, scatta l’allarme: questa regione rischia la zona rossa
La rapida diffusione della variante Omicron sta seriamente mettendo a rischio il Sistema Sanitario Italiano. Poiché l’ondata sta peggiorando si è tornati ai famosi colori delle regioni. Ad esempio, secondo l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, una regione dell’Italia del Nord presenta diversi indicatori chela vedrebbero proiettata in zona rossa: si tratta della Valle d’Aosta. Analizzando i vari dati forniti da questa regione, si vede come i posti occupati da malati Covid rappresentino ormai ben il 46% del totale delle persone ricoverate. L’indicatore delle terapie intensive è del 15% dei letti destinati ai soggetti risultati positivi. Invece, regioni come la Calabria e la Liguria, stando ai dati degli ultimi giorni, rischierebbero di finire in zona arancione. (Continua dopo la foto)
Le zone gialle
L’Italia è quasi tutta in zona gialla. Secondo i dati analizzati dalla Cabina di Regia del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità nei prossimi giorni altre tre regioni dovrebbero passare in zona gialla. A rientrare in questi parametri sono Abruzzo, Emilia-Romagna e Toscana. Tre regioni che si sommano alle 10 che già dal 3 gennaio 2022 sono in questa fascia: Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria e le Province autonome di Bolzano e Trento. L’indice di contagio Rt è salito da 1,18 a 1,43. Mentre si registra un nuovo forte balzo dell’incidenza settimanale che raddoppia, passando da 783 a 1.669 casi per 100 mila abitanti.