Parroco si innamora della catechista, ciò che accade dopo lascia tutti senza parole
La storia che vi stiamo per raccontare sembra la sceneggiatura di un film romantico. Il vissero felici e contenti arriva davvero in modo inaspettato. I protagonisti di questa insolita storia d’amore sono don Riccardo Ceccobelli e la catechista Laura Bagli. Il parroco si è innamorato della donna e ha deciso di rinunciare ai voti pur di essere felici. La notizia, data dall’uomo sull’altare, ha letteralmente lasciato i suoi fedeli completamente senza parole. Che dire? È proprio vero che Cupido quando scaglia la sua freccia non lascia scampo. Vediamo ora nel dettaglio la loro favola. (Continua a leggere dopo la foto)
Parroco si innamora della catechista, ciò che accade dopo lascia tutti senza parole
La storia di don Riccardo Ceccobelli e la catechista Laura Bagli ha fatto discutere e nonostante le numerose chiacchiere sul loro conto, i due sono riusciti a superare ogni ostacolo e ora i due hanno potuto finalmente coronare il proprio sogno d’amore dichiarandosi fedeltà eterna in chiesa. I due infatti si sono sposati il giorno di Santo Stefano nella stessa cittadina umbra di Massa Martana dove l’ormai ex prete esercitava il suo ministero. Che dire? Sei mesi dopo quell’annuncio ai parrocchiani della chiesa di San Felice, Riccardo Ceccobelli è convolato a nozze con la 26enne infermiera e catechista Laura. I due, nonostante questa scelta, hanno dichiarato: «Noi comunque vogliamo restare nella Chiesa, se ci sono delle regole da rispettare vogliamo farlo, senza dare scandalo». (Continua a leggere dopo la foto)
Un lieto fine inaspettato
Per Riccardo Ceccobelli non è stato facile accettare di essersi innamorato di una donna e di dover rinunciare ai suoi voti per essere felice. La sua scelta è stata appoggiata fin da subito dalla sua famiglia, grazie alla quale l’ex parroco ha trovato il coraggio di affrontare tutte le conseguenze della sua dolorosa rinuncia: «Io dovevo farlo questo salto nel buio perché è vero che ho smesso di fare il prete ma non di essere prete, che questo sia chiaro. E non potevo continuare perciò a tenermi questa cosa dentro di me. Lo dovevo a Dio, al mio vescovo, ai miei parrocchiani. Una questione di onestà, di libertà, di trasparenza». Ora i due possono davvero vivere “felici e contenti” come nelle favole.