Caso Saman Abbas, arriva una nuova ipotesi che fa tornare a sperare
La cattura a Parigi di Danish Hasnain, accusato di essere l’esecutore materiale del presunto omicidio della nipote Saman Abbas, sembrava aver dato al caso una svolta, ma ora tutto tace di nuovo. Tantissimi sono gli interrogativi ai quali gli inquirenti non riescono a dare ancora una risposta certa. I mesi passano e i dubbi aumentano. Dov’è Saman Abbas? E dove sono i suoi genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, sui quali pende un mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol? Vediamo insieme a che punto sono le indagini. (Continua a leggere dopo la foto)
Caso Saman Abbas, nuova svolta: arrivato poco fa un annuncio inaspettato
Il caso di Saman Abbas è iniziato con la ragazza che si è rifiutata di accettare un matrimonio combinato con un suo cugino in Pakistan di 10 anni più grande di lei. Era scappata dai genitori, andata in una comunità protetta con il sostegno dei servizi sociali. Ma i genitori le avevano preso i documenti e lei era andata da loro per riottenerli. Era il 30 aprile 2021: da allora Saman è tra le persone scomparse su territorio italiano. Una prima svolta nel caso è arrivata con la cattura a Parigi di Danish Hasnain, accusato di essere l’esecutore materiale del presunto omicidio della nipote Saman Abbas. Subito dopo tutto è tornata a tacere e gli inquirenti sono ancora a lavoro per cercare di capire dove sia il corpo e chi siano realmente i suoi genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen. Hussain Sajad dell’associazione culturale islamica Muhammadiah di Brescia, ha parlato del caso di Saman alle pagine de Il Giornale. La sua ipotesi porta speranza. (Continua a leggere dopo la foto)
Le parole di Hussain Sajad
Intervistato da Il Giornale, Hussain Sajad è tornato a parlare del caso di Saman Abbas. Alla domanda: “È stato detto che i genitori di Saman Abbas possiedono schiavi. Esiste la schiavitù in Pakistan?”, ha risposto: «No, non mi risulta che esista la schiavitù, e a me sembra molto offensivo. È possibile che ci siano forme di sfruttamento del lavoro simili a quelle di altri Paesi, ma non la schiavitù». Poi si è lasciato andare ad una sua ipotesi sulla scomparsa di Saman. Un’idea che ha generato delle speranze: «Ho rispetto per i sentimenti di Saqib. Quello che ha fatto può contribuire forse un po’ alla sensibilizzazione, si prova compassione, dolore, rabbia per Saman. Si vorrebbe trovarla. Io mi auguro che questa ragazza sia viva. Io penso che un giorno salterà fuori. Se i genitori sono scappati in Pakistan, in altri casi il governo ha aiutato Paesi che hanno chiesto aiuto in questo senso: lo Stato è al momento molto severo e attento su questi temi. Questi elementi mi fanno pensare che Saman sia viva, nascosta da qualche parte. Dopo tutte le ricerche, se Saman fosse stata seppellita nei dintorni di Novellara l’avrebbero trovata. Spero che ci risentiremo per dirci che Saman è stata ritrovata viva».