Morta Lina Wertmüller, l’annuncio dell’amico di famiglia. È stata tra le più grandi registe italiane
È morta Lina Wertmüller, regista italiana tra le più amate. Tra i suoi film più famosi si ricordano ad esempio Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.
Nel 2019 Lina Wertmüller aveva ottenuto uno dei più importanti riconoscimenti del mondo cinematografico, il premio Oscar alla carriera, consegnatole nel 2020.
Morte Lina Wertmüller: l’annuncio
Il cinema piange la morte di Lina Wertmüller; a dare l’annuncio della dolorosa scomparsa è stato un amico di famiglia sui social e confermata dal Corriere della Sera.
La regista si è spenta nella sua casa romana a 93 anni, nel post ripreso dal Corriere si legge: “È mancata serenamente a casa, vicino alla figlia e ai suoi cari“.
Chi era Lina Wertmüller: gli esordi
Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, nota a tutti come Lina Wertmüller era nata a Roma il 14 agosto 1928. Suo padre era un avvocato proveniente da una famiglia aristocratica di origini svizzere, mentre sua madre era nata a Roma come lei.
Il suo incontro con il mondo dello spettacolo era avvenuto quando era ancora giovanissima. Ad appena 17 anni si era iscritta all’accademia teatrale di Pietro Sharoff e aveva poi lavorato agli spettacoli del teatrino dei burattini di Maria Signorelli. Il suo esordio al cinema era avvenuto nel 1953, con ….e Napoli canta!, seguito da La dolce vita e 8 1/2 di Federico Fellini.
Negli anni ’60 aveva condotto le prime pellicole come regista, per iniziare poi a collaborare con Giancarlo Giannini. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia, Pasqualino Settebellezze, sono solo alcuni dei titoli frutto del loro fortunato incontro.
Grande esempio per le sue college, la Wertmüller ha sempre parlato con grande schiettezza del suo mestiere. “Non si può fare questo lavoro perché si è uomo o perché si è donna. Lo si fa perché si ha talento. Questa è l’unica cosa che conta per me e dovrebbe essere l’unico parametro con cui valutare a chi assegnare la regia di un film” aveva dichiarato.
I premi e i riconoscimenti di Lina Wertmüller
Fra le sue esperienze si ricordano anche numerosi lavori a teatro, che l’hanno vista impegnata su alcuni fra i palcoscenici più noti e importanti d’Europa.
Nel 2015 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Napoli. Il 27 ottobre 2020 aveva invece vinto l‘Oscar alla carriera, assegnato “per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: la cinepresa”.