Svolta nel caso della morte di Michele Merlo: omicidio colposo

Svolta nel caso della morte di Michele Merlo: omicidio colposo

L’ospedale Maggiore di Bologna non avrebbe potuto fare nulla per salvare Michele Merlo. Per accertare l’accaduto il fascicolo per omicidio colposo è stato inviato dalla Procura di Bologna alla Procura di Vicenza.

CRONACA Pubblicato il 19 NOVEMBRE 2021, alle ore 13:31


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Svolta nel caso della morte di Michele Merlo: omicidio colposo

Il cantante 28enne Michele Merlo, in arte Mike Bird, è morto all’ospedale Maggiore di Bologna il 6 giugno per un’emorragia cerebrale, scaturita da una leucemia fulminante. 

Dopo il decesso, la famiglia del ragazzo ha presentato un esposto affinchè venisse fatta chiarezza, individuando eventuali responsabilità della morte del loro figlio, dato che il giorno prima del ricovero d’urgenza al Maggiore, Michele era stato visitato e dimesso dall‘ospedale Vergato, sull’Appennino Bolognese. Powered by

Il trasferimento del fascicolo per omicidio colposo alla procura di Vicenza

consulenti della procura di Bologna hanno riscontrato plurime criticità nel lavoro degli operatori sanitari che visitarono il cantante. Proprio per questo, la procura di Bologna ha inviato il fascicolo per omicidio colposo alla procura di Vicenza. Al momento non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati ma non è escluso, in base a quanto è emerso, che sulla copertina del plico, compaiano presto i nomi dei medici delle strutture venete.

Il legale della famiglia, Marco Antonio Dal Ben, ha dichiarato che la decisione è da ricondurre alla competenza territoriale del caso. In Veneto, dice, altri operatori sanitari, in particolare quelli di una struttura di Rosà, alla quale Merlo si era rivolto, avrebbero dovuto riscontrare per primi i sintomi. 

Quando Michele è arrivato nel Bolognese, stando alla ricostruzione del legale, la sua situazione sanitaria era già compromessa, per quanto a Bologna l’operato dei medici e degli infermieri (non nella fase finale, cioè al Maggiore) per i consulenti sia stato carente e abbia profili di imperizia o negligenza. Il papà del cantante, Domenico Merlo, ha affidato al suo avvocato queste toccanti parole: “Non cerco il colpevole a ogni costo, voglio un’obiettiva ricostruzione della vicenda. Ben venga che l’indagine si sviluppi e si individuino i responsabili”. 

Gli ultimi giorni di vita di Michele Merlo

Il 2 giugno il cantante, nel primo pomeriggio, si è presentato autonomamente al Vergato, dove gli è stata diagnosticata una faringite, gli è stato prescritto un antibiotico ed è stato mandato a casa. Il 3 giugno sono iniziate le convulsioni, che hanno richiesto un ricovero d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, dove, dopo essere stato sottoposto ad indagini multiple, il ragazzo è stato ricoverato in rianimazione. Dalle 2:22 alle 4:03 del 4 giugno, Merlo, dopo l’accertamento di una grave emorragia cerebrale spontanea, è stato sottoposto ad un urgente intervento neurochirurgico. Il decorso post-operatorio è stato critico, con un rapido peggioramento del quadro clinico, fino al decesso, avvenuto alle 21:45 del 6 giugno. 

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