Caso Becciu, Papa Francesco interrogato dai Pm? Non c’è traccia del verbale
Quarto atto del processo sugli immobili di Londra che vede coinvolto anche il cardinale Angelo Becciu. Non decolla il processo davanti al Tribunale Vaticano e i tempi si allungano inevitabilmente. L’udienza è stata aggiornata al primo dicembre 2021: la difesa torna a chiedere la nullità del procedimento. Il Sole 24 ore ha riportato un retroscena su quanto accaduto in aula nel corso della quarta udienza. Uno degli avvocati difensori avrebbe fatto esplicito riferimento ad un interrogatorio di Papa Francesco, fatto che se risultasse vero non avrebbe precedenti. Su questa faccenda però al momento si è aperto un vero e proprio giallo. (Continua a leggere dopo la foto)
Caso Becciu, Papa Francesco interrogato dai Pm? Non c’è traccia del verbale
In questi giorni si è svolta la quarta udienza del processo sugli investimenti con i fondi della Segreteria di Stato, che vede imputato anche il cardinale Angelo Becciu. I legali contestano gli «omissis» nei verbali, parlano di videoregistrazioni degli interrogatori tagliate e lamentano la mancanza di tempo per esaminare il materiale depositato il 3 novembre. Inoltre hanno anche affermato che secondo loro il Pm vaticano avrebbe sentito come testimone il Papa, cosa peraltro smentita dal promotore di giustizia che rappresenta l’accusa. L’avvocato Carlo Panella, come riporta il Corriere della Sera, difensore di Enrico Crasso, ha detto che nella registrazione dell’interrogatorio del 29 aprile 2020 a monsignor Alberto Perlasca, il «pm» vaticano interrompe a un certo punto il teste e dice: «Monsignore, questo che dice non c’entra niente. Noi siamo andati dal Santo Padre e gli abbiamo chiesto ciò che è accaduto». Il legale ne deduce che «hanno sentito come testimone il Papa» e di questo «noi non abbiamo nessun verbale». Dice che Perlasca, «soggetto al Santo Padre dal sacro vincolo di obbedienza e subordinazione», mostra «un’espressione sconvolta». (Continua a leggere dopo la foto)
Le parole del promotore di giustizia Diddi
Dopo quanto affermato dall’avvocato Carlo Panella, il promotore di giustizia Diddi ha replicato: «Questo ufficio non ha mai sentito a verbale il Santo Padre. Perlasca stava raccontando delle cose, ma soprattutto di quello che il Papa aveva detto in tempi non sospetti. Noi siamo venuti a conoscenza di quello che il Santo Padre ha detto in altri contesti». Anche di fronte alla smentita, l’avvocato difensore ha però ribadito la propria versione: «Rivedete il video». Infine, sui presunti omissis, Diddi ha precisato: «La questione dirimente è che sono emerse molte dichiarazioni non attinenti e sono sopravvenute altre denunce che hanno posto il problema del segreto investigativo sul materiale girato e registrato. Abbiamo tenuto conto di nuovi elementi emersi nel frattempo in altri procedimenti che hanno posto quindi la questione del segreto investigativo su una parte degli atti depositati finora. Se qualcuno pensa a dei falsi deve fare denuncia per falso ideologico».