Per i medici era morta ma lei si sveglia durante il funerale
Quella di Malati Chougule è una storia che mette i brividi. La donna, infatti, dichiarata ufficialmente morta dall’equipe medica, si è invece risvegliata nel bel mezzo del suo funerale. Alla base, probabilmente, un grosso errore da parte del personale sanitario. Il fatto si svolge in India, dove la 55enne da giorni accusava febbre altissima, peggiorata in una vera e propria perdita di conoscenza.
Per questo l’immediato trasporto nell’ospedale della città di Belagavi, nello stato indiano del Karnataka. Dopo alcuni tentativi di rianimazione, la donna era stata ufficialmente dichiarata morta. I familiari, appresa la tragedia, avevano trasportato il corpo di Malati a casa, in attesa di organizzare la veglia funebre. Qui la sorpresa.
La donna infatti, nel bel mezzo dei preparativi del rito funebre, si è svegliata, lasciando senza parole i parenti che le si erano stretti attorno. A cercare di spiegare l’accaduto, un giovane familiare, studioso in medicina, che ha raccontato al resto dei componenti che si era sicuramente trattato di coma temporaneo e non di un miracolo.
Come riportato dal giornale TheHindu, non è stato facile convincere gli abitanti del villaggio che non si trattasse di un evento inspiegabile. Nella cultura indiana è ancora molto forte la ritualità che avvolge la morte di un individuo di una comunità. Tali credenze hanno radici ben salde nel passato e nel sapere degli antichi.
Per questo risulta quasi più facile credere ad un miracolo che ad un possibile errore medico. Il web, in ogni caso, è ricco di storie simili a quelle di Malati. Alcune sono delle bufale, altre, invece, spiegabili. In un’intervista al The Guardian, l’anatomopatologa Carla Valentine aveva dichiarato che casi di questo tipo non sono così frequenti:
“È un fenomeno molto raro e per lo più i nostri sofisticati test medici fanno sì che non accada”. E, come a rassicurare ulteriormente, continua sostenendo che in ogni caso questi individui riescono a svegliarsi prima di una vera e propria sepoltura. Sarà effettivamente sempre così?