Spiagge italiane in pericolo, contro l’erosione costiera l’Emilia Romagna investe milioni di euro

Via libera ad un grande progetto di lotta all’erosione costiera in Emilia-Romagna. La Regione stanzierà 22 milioni di euro per difendere le spiagge, che verranno rimpinguate con la sabbia prelevata dai fondali marini. L’opera cercherà di contrastare un fenomeno, quello dell’erosione, che interessa il nostro Paese ormai da anni, rappresentando un’enorme sfida sia sul piano ambientale che economico.

Protetti 15 chilometri di litorale dell’erosione costiera

Nel corso della Conferenza dei Servizi, tenutasi a Ravenna, gli enti competenti hanno discusso la fattibilità del progetto di ripascimento, vale a dire la ricostruzione delle spiagge interessate.

I primi interventi, che dovrebbero partire entro la primavera del 2022, riguarderanno 11 chilometri di costa attraverso tre province: Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna. Con uno stanziamento iniziale di 19 milioni e mezzo di euro si procederà a prelevare 1 milione e 100 mila metri cubi di sabbia da giacimenti offshore, cioè da fondali marini situati a 50 chilometri dalla costa. Questa sabbia sarà quindi riversata sulle spiagge, andando a contrastare i fenomeni di erosione e subsidenza che le hanno caratterizzate negli ultimi anni.

Nel frattempo la Regione Emilia-Romagna si occuperà della progettazione degli altri interventi, riguardanti il ferrarese. In questo caso si dovrà procedere con una diversa strategia, utilizzando materiali prelevati dalla spiaggia emersa e dai fondali prospicienti il Lido degli Estensi. Proprio a causa della sua particolarità, l’iter di autorizzazione è separato e i lavori dovrebbero partire nell’autunno del 2022.

Parlando di erosione costiera è decisivo intervenire in maniera veloce e immediata, dato che salvare le spiagge significa salvare uno dei più importanti patrimoni italiani, sia dal punto di vista ambientale che economico.

La Regione Emilia-Romagna ha scelto di non aspettare l’arrivo dei fondi del Pnrr, ma di agire in anticipo per mettere in sicurezza 15 chilometri di litorale che presentavano forti criticità.

Si tratta di opere fondamentali per il futuro delle nostre spiagge, messe a dura prova dall’erosione provocata dal mare – ha sottolineato in una nota Irene Priolo, l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa – La costa esprime un valore ambientale, naturalistico ed ecosistemico di grande rilevanza, così come ha grande rilievo per l’economia blu che è parte significativa del Pil emiliano-romagnolo”.

Erosione costiera, un fenomeno preoccupante in tutta Italia

Secondo il rapporto di LegambienteSpiagge 2021, dal 1970 i tratti del litorale italiano soggetti a erosione sono triplicati e oggi rappresentano il 46% delle coste sabbiose del nostro Paese. In media, spiega l’associazione, è come se avessimo perso 23 metri di profondità di spiaggia per tutti i 1.750 km di litorale in erosione. Una situazione preoccupante, ulteriormente aggravata dalle conseguenze del cambiamento climatico e da fenomeni meteorologici estremi, come mareggiate e trombe d’aria.

Stato e Regioni hanno risposto all’emergenza con circa 100 milioni di euro l’anno, per finanziare opere di difesa costiera. Si tratta per lo più di opere rigide, come massicciate e barriere frangiflutti, lungo almeno 1.300 km di costa italiana. Secondo Legambiente, l’effettiva efficacia di tali misure sarebbe tutta da verificare, mentre altri tipi di interventi potrebbero rivelarsi più utili nel lungo periodo. Da questo punto di vista sarebbe preferibile un maggiore ricorso ai ripascimenti, con cui si ricostruiscono le spiagge una volta esistenti e si recupera il naturale equilibrio dell’ecosistema.

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