Vaccini, la terza dose sarà per tutti. Il commento del sottosegretario Sileri sul tema delle vaccinazioni
Ci sarà la terza dose di vaccinazione per tutti i cittadini; è questo il commento del sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri intervenuto su questo tema e sul Green Pass. Al momento, la campagna vaccinale sulla terza dose è iniziata il 21 settembre scorso e sta coinvolgendo immunodepressi, trapiantati, malati oncologici e soggetti fragili.
Una dose addizionale, non un richiamo, che consentirà ai pazienti di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria dopo il completamento del ciclo vaccinale di due dosi. La terza dose è stata anche approvata per gli over 80, gli ospiti delle Rsa e i sanitari a partire dai 60 anni con patologie o elevato rischio di esposizione ad infezione.
Una somministrazione ribattezzata dose “Booster” effettuata a distanza di 6 mesi dall’ultima iniezione, per mantenere alto il livello di risposta immunitaria.
La terza dose di vaccino anti-covid a tutti i cittadini
Il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri è intervenuto nel programma radiofonico Breakfast Club su Radio Capital, dove ha parlato del tema della vaccinazione e della terza dose.
Sileri ha anticipato che la nuova campagna vaccinale coinvolgerà tutti i cittadini rispettando le fasce d’età più a rischio.
“(…) Abbiamo iniziato da personale sanitario e over 60, meglio ancora over 80″ aggiungendo, in merito alla terza dose, “Prima la fanno e meglio è. E poi da gennaio immagino il resto della popolazione, che verrà scaglionato secondo quando si è fatta la prima e la seconda dose“.
“Per chi ha fatto Johnson&Johnson servirà un richiamo in tempi molto brevi: a sei mesi dalla vaccinazione si inizierà a procedere, tenendo in considerazione l’età, ma verosimilmente una terza dose sarà necessaria per tutti.
(…) Entro l’anno si procederà con la terza dose per anziani e personale sanitario, poi da gennaio il resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose. L’Aifa può accelerare questo percorso, ma è auspicabile una scelta condivisa di tutta Europa: c’è un boom di contagi in alcuni paesi europei, anche se possono sembrare paesi lontani, il rischio c’è anche per noi, perché con l’aumento dei casi aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti“.
Il Green Pass non sarà più obbligatorio
Pierpaolo Sileri si è poi espresso sul Green Pass: “Lo toglieremo ma non ora.
Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l’obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il green pass. Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i no vax a vaccinarsi (…) Dipenderà dagli enti regolatori, ma io a mio figlio lo farei senza dubbio“.