Roberto Burioni, l’annuncio choc del virologo gela gli italiani
Nuovo allarme di Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. In un tweet, l’illustre virologo, ospite fisso del programma “Che Tempo Che Fa”, ha avvertito: “Il virus non è più quello del 2020, si trasmette in maniera immensamente più efficace via aerosol e questo è evidente anche all’osservazione empirica”, poi il colpo di grazia:
“Possiamo dimenticarci il distanziamento, servono aerazione, filtrazione dell’aria, mascherine al chiuso. E soprattutto vaccini”. A corredo del messaggio il link di uno studio MedRxiv e bioRxiv dal titolo “Trasmissione aerea di SARS-CoV-2 su distanze superiori a due metri: una rapida revisione sistematica”.
Gli scienziati raccomandano l’aumento della distanza di sicurezza e dell’areazione in ambienti chiusi. Nello studio si legge: “È probabile che la trasmissione per via aerea a distanze superiori a due metri si sia verificata per alcuni o tutti gli eventi di trasmissione in 12 studi.
Uno o più fattori hanno plausibilmente aumentato la probabilità di trasmissione per via aerea a lunga distanza, in particolare ricambio d’aria insufficiente (GRADE: certezza molto bassa), flusso d’aria di ricircolo (GRADE: certezza molto bassa) e canto (GRADE: certezza molto bassa ).
In nove studi, i casi primari sono stati riportati come asintomatici, presintomatici o intorno all’insorgenza dei sintomi al momento della trasmissione”. Poi le conclusioni: “Questa rapida revisione sistematica ha trovato prove di trasmissione aerea a lunga distanza di SARS-CoV-2 in ambienti di comunità indoor e
ha identificato fattori che probabilmente hanno contribuito a questa trasmissione. Si rafforza la necessità di adeguate misure di mitigazione negli ambienti della comunità interna, in particolare una ventilazione adeguata con aria fresca e cautele con l’uso di sistemi di ricircolo dell’aria”.