La rivalutazione: le pensioni 2022 saliranno almeno di 126 euro lordi l’anno
La rivalutazione è in arrivo: le pensioni 2022 saliranno almeno di 126 euro lordi l’anno e la parola chiave è perequazione, con una somma ragguardevole di 22,8 milioni di assegni calcolati sull’inflazione. Conti alla mano e secondo l’analisi di Repubblica serviranno non meno di 4 miliardi.
Perché? Perché la Nadef sul 2021 prevede un tasso del costo della vita dell’1,5%.
Perequazione e rivalutazione: ecco come saliranno le pensioni 2022
Poi c’è il nodo da sciogliere del criterio di distribuzione, dato che il criterio del 2019 è in scadenza proprio al 31 dicembre 2021. Ci sono le riforme da fare ma prima ancora di esse, anche ad includere l’Ape sociale, l’esecutivo guidato da Mario Draghi deve darsi da fare sul tema cruciale della rivalutazione delle pensioni in essere, poi potrà lavorare sulla nuova scala per l’età pensionistica.
Governo Draghi e rivalutazione: le pensioni 2022 saliranno e c’è già un valore medio
E l’importo è figlio del criterio, anche se un dato medio già è certo: su una pensione fino a 1.500 euro lordi al mese la somma sarà di 126 euro lordi l’anno. La perequazione, vale a dire il valore di adeguamento al costo della vita è un’azione importante.
Indici Istat e rivalutazione: perché le pensioni 2022 saliranno
Questo perché con essa si applicano e “a tutte le pensioni, dirette come vecchiaia e anticipata e indirette, come quelle ai superstiti, l’indice Foi elaborato dall’Istat.
Cos’è? Si tratta della variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati tra il 2021 ed il 2020.