“È morta, era malata”. Lutto nel cinema italiano, se ne va un’altra attrice simbolo di un’epoca

Luisa Mattioli, terza moglie dell’ex James Bond, Roger Moore, è morta in Svizzera. L’attrice aveva 85 anni. A riportarlo è il Daily Mail senza indicare la data del decesso. Il tabloid britannico cita amici di famiglia, secondo i quali la donna “era malata da qualche tempo”. A confermare la notizia per il giornale di Londra è il figlio Geoffrey Moore. Roger Moore, scomparso nel maggio del 2017, fu legato a Doorn van Steyn dal 1946 al 1953.

Successivamente sposò la vocalist Dorothy Squires, che lasciò per Luisa Mattioli. I due si erano conosciuti quando lei lo aveva intervistato per una trasmissione televisiva. Avevano lavorato insieme nel film del 1961 Il ratto delle Sabine. A quel tempo Moore era tuttavia ancora sposato con la cantante Dorothy Squires, sua seconda moglie e, sebbene stessero insieme da tempo, solo quando divorziò da questa l’attore poté sposare la Mattioli.

Luisa Mattioli, il matrimonio con Roger Moore

Le nozze furono celebrate l’11 aprile 1969 a Londra. La coppia si sposò nel 1969, quando Squires concesse all’attore il divorzio. Il matrimonio durò 24 anni e Luisa Mattioli da Moore ha avuto tre figli: l’attrice Deborah Moore (nata il 27 ottobre 1963), l’attore Geoffrey Moore (nato il 28 luglio 1966) e il produttore Christian Moore.

Luisa Mattioli morta moglie roger moore

Il loro matrimonio finì nel 1993, ma il divorzio fu ufficializzato solo nel 2002. Luisa Mattioli ha recitato nel corso della sua carriera in vari film: “Napoli sole mio!”, regia di Giorgio Simonelli (1956), “Presentimento”, di Armando Fizzarotti (1956), “L’angelo delle Alpi”, diretto da Carlo Campogalliani (1957).

Luisa Mattioli morta moglie roger moore

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E ancora: “Mia nonna poliziotto”, regia di Steno (1958), “Serenatella sciuè sciuè”, diretto da Carlo Campogalliani (1958), “A noi piace freddo…!”, di Steno (1960), “I fratelli corsi”, regia di Anton Giulio Majano (1961) e “Diciottenni al sole”, di Camillo Mastrocinque (1962). Addio, Luisa Mattioli.

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