Omicidio di Chiara Ugolini, Impellizzeri si è ucciso in carcere. Doveva affrontare l’interrogatorio
Si è impiccato in carcere a Verona, Emanuele Impellizzeri, l’uomo accusato di aver ucciso, il 5 settembre, la vicina di casa 27enne, Chiara Ugolini, nell’appartamento che la ragazza condivideva con il fidanzato a Calmasino di Bardolino, nel Veronese. La scoperta del corpo di Impellizzeri è avvenuta stamattina presto. Il suicidio, secondo quanto ricostruito, risalirebbe alle 5.30. L’uomo oggi avrebbe dovuto affrontare l’interrogatorio.
La breve fuga di Impellizzeri prima dell’arresto
A dare notizia del suicidio è stato il segretario nazionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. Impellizzeri, 38 anni, era stato fermato il giorno dopo l’omicidio di Chiara, mentre era diretto a Catania, città di cui era originario. In viso e sul collo aveva evidenti graffi e i vestiti erano macchiati di sangue. Poco dopo il fermo, aveva confessato parlando di un raptus.
L’omicidio di Chiara Ugolini
Impellizzeri, che viveva con la moglie e il figlio di 8 anni al piano terra dello stesso stabile della vittima, non era nuovo alle carceri: al suo attivo aveva già una condanna per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Era uscito di galera il 28 giugno e, quando ha consumato l’omicidio della ragazza, era in affidamento in prova ai servizi sociali. Dall’interrogatorio di oggi ci si aspettava un chiarimento sul movente del delitto, rispetto al quale gli investigatori avevano ipotizzato la pista dell’aggressione sessuale. Chiara Ugolini era sola in casa quando è stata uccisa. Impellizzeri si sarebbe arrampicato passando da un terrazzino, l’assassinio della giovane sarebbe avvenuto al termine di una colluttazione. A scoprire il corpo della ragazza riverso a terra era stato il fidanzato, allarmato dal fatto che, dopo la pausa pranzo, Chiara non era tornata nel negozio di abbigliamento in cui lavorava come commessa.