Il vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò sul palco dei No green pass a Roma: “Niente compromessi, non possono fermarci”.
Diventa un caso a Roma la partecipazione di Nunzia Alessandra Schilirò alla manifestazione dei No green pass in piazza San Giovanni. La Schilirò non è una qualunque: è un vicequestore della Polizia, già a capo della sezione violenze sessuali della Squadra mobile romana e ora in forza alla Criminalpol. Un curriculum di tutto rispetto che peraltro le ha consentito di sbarcare anche nel mondo dell’editoria con romanzi sul disagio femminile. Su Covid, vaccini e Green pass è però all’opposizione, totale. Talmente convinta dalle “barricate” da voler salire sul palco e prendere la parola.
“Non so come ho fatto, ma penso che la gente abbia bisogno di parole vere: il green pass è illegittimo”, ha spiegato poi al sito Byoblu, uno dei punti di riferimento della “controinformazione” in Rete e diventato dunque cassa di risonanza per le posizioni più eretiche, da chi si oppone ai vaccini a chi “semplicemente” dice no al certificato verde. La partecipazione, come sempre, divide le fonti: 3.000 manifestanti secondo la Questura, addirittura “1000mila” secondo gli organizzatori. Di sicuro però, più che il numero di persone in piazza pesano le parole della Schilirò, che rappresenta la legge ma scende in piazza contro la stessa. Un bel cortocircuito.
“Non ho fatto un discorso per il mio mestiere, è irrilevante, l’ho fatto per chiunque si sia sentito discriminato – si difende la funzionaria -. Ero tutti e nessuno. Sono una persona che ama il proprio Paese e le bellezze del mondo, e lotterò sempre per esse”. Dopo poche ore, sabato sera, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera è stata avviata dal Dipartimento di Ps una azione disciplinare sui fatti di San Giovanni.
“Per fortuna gli articoli 17 e 21 della Costituzione vengono in mio aiuto – assicura la Schilirò -: ho parlato da libera cittadina, i vertici non avranno gradito. Un’amica mi ha sconsigliato di prendere la parola. ‘Pensa alla carriera, tanto il male ha già vinto. Pensa a Falcone e Borsellino’, mi ha detto. Ma io le ho risposto che alla fine nella storia il male ha sempre perso, altrimenti noi non saremmo qui”. “Ho esercitato i miei diritti e il mio mestiere è pubblico – conclude -, nessuno mi può accusare di niente. Ho giurato sulla Costituzione e non ho paura di nulla: sul green pass niente compromessi. Per una sentenza della magistratura ci vorrà tempo, ma noi cittadini possiamo fare molto: siamo milioni senza lasciapassare, se restiamo a casa il Paese come va avanti?”. Dalla protesta (legittima, quando pacifica) ai ricatti: la situazione è ormai sfuggita di mano.