Caso Saman Abbas, Cartabia firma la richiesta di estradizione per i genitori dopo l’arresto a Parigi dello zio
La Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha firmato e trasmesso al Pakistan le domande di estradizione per i genitori della giovane Saman Abbas, entrambi indagati per l’omicidio della figlia e ricercati da Interpol a livello internazionale. Appena ieri, una importantissima svolta nel caso quando è emersa la notizia dell’arresto dello zio della giovane italo-pakistana. L’uomo si trovava a Parigi quando sarebbe avvenuto l’arresto.
Cartabia e la richiesta di estradizione per i genitori di Saman
Ha chiesto infine l’estradizione per i genitori di Saman Abbas la ministra Cartabia.
Le due domande sono state firmate e trasmesse al Pakistan dalla ministra della Giustizia dopo aver ricevuto dagli uffici la traduzione di tutti gli atti della pratica necessari. È un ulteriore passo avanti nel caso che riguarda la giovane scomparsa a maggio. Nessuna traccia però ancora del corpo della giovane, anche se le indagini proseguono.
L’arresto dello zio di Saman nella periferia di Parigi
Lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, è stato arrestato ieri mattina nella periferia di Parigi.
La polizia francese ha dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo, ed è stato rintracciato anche grazie alla collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia. Lo zio è solo uno dei 5 parenti della 18enne indagati per l’omicidio della giovane che si era ribellata a un matrimonio forzato.
Quando è stato controllato non aveva documenti con sé, ma lo zio di Saman sarebbe stato scoperto grazie a un neo sul volto. La polizia francese ha fatto irruzione in un appartamento della periferia di Parigi dove l’uomo si trovava con alcuni connazionali.
Saman, una lettera anonima per rivelare il luogo dove si troverebbe il corpo
Qualche giorno fa una ulteriore svolta nel caso della giovane Saman, le cui ricerche per mesi non hanno dato alcun esito.
Una lettera anonima fatta arrivare alla redazione de Il Resto del Carlino, però, riporterebbe il luogo di sepoltura della studentessa, che sarebbe stata fatta a pezzi e poi gettata in acqua. Non ci sono novità per ora su questo fronte, i Carabinieri dovranno verificarne l’attendibilità.