Parroco arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti, ai festini avrebbe nascosto di essere sieropositivo
Una nuova pesantissima ombra piomba nel caso di don Francesco Spagnesi, prete 40enne arrestato a Prato con le accuse di spaccio di sostanze stupefacenti e appropriazione indebita. Ex parroco della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina, ora sarebbe indagato anche per tentate lesioni gravissime: durante presunti festini a base di droga e sesso avrebbe nascosto di essere sieropositivo.
Parroco arrestato con l’accusa di spaccio, ai festini avrebbe nascosto di essere sieropositivo
Agli ospiti dei presunti festini a base di stupefacenti, don Francesco Spagnesi – prete 40enne arrestato una settimana fa e fino al 1° settembre scorso in servizio nella parrocchia della Castellina a Prato – avrebbe nascosto la sua sieropositività.
Il parroco è finito ai domiciliari con le accuse di importazione e spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina e Gbl, nota come “droga dello stupro” – e di appropriazione indebita. Tra le ipotesi a suo carico, riporta Rai News, quella di aver sottratto decine di migliaia di euro dalle casse della chiesa (denaro anche dei fedeli) per organizzare incontri nell’abitazione al compagno.
Feste private a cui, secondo quanto finora ricostruito, avrebbe preso parte 20 o 30 persone per volta, in una presunta trama di sesso e droga poi finita sotto il fuoco di un’inchiesta al cui esito sarebbe scattata la misura cautelare. Ora, riporta Ansa, alle predette contestazioni se ne sommerebbe un’altra, pesantissima: tentate lesioni gravissime. Il don sarebbe indagato anche per aver nascosto di essere sieropositivo
Parroco arrestato con l’accusa di spaccio, le indagini su don Spagnesi a Prato
Secondo quanto riportato dall’Ansa, don Spagnesi non avrebbe fatto menzione della sua condizione con alcuni dei partecipanti ai presunti festini a base di droga e sesso organizzati – stando alla ricostruzione degli inquirenti – insieme al suo compagno.
Quest’ultimo non sarebbe indagato e risulterebbe parte offesa.
La notizia della nuova contestazione a carico del prete arriva una settimana dopo il provvedimento degli arresti domiciliari. In sede di interrogatorio di garanzia, il sacerdote avrebbe riferito della regolare presenza di 20 o 30 persone agli incontri e, secondo chi indaga, almeno 2 di queste avrebbero già confermato di essere sieropositive.
Don Spagnesi arrestato a Prato, le parole del vescovo Nerbini
Sul sito della Diocesi di Prato è stato pubblicato il testo integrale dell’omelia del vescovo Giovanni Nerbini, letta nella chiesa dell’Annunciazione alla Castellina poche ore fa. La stessa parrocchia retta fino al 1° settembre scorso da don Spagnesi.
“Sono venuto con il cuore in mano per ascoltare la vostra sofferenza, il vostro dolore, la vostra indignazione: sono la mia sofferenza, il mio dolore, la mia indignazione – si legge nella nota –. (…) In attesa di questo, so bene quanto grave sia, sotto il profilo della giustizia divina ma anche di quella umana, ciò per cui don Francesco è accusato.
Come Diocesi non possiamo fare altro che rimetterci alle indagini dell’autorità giudiziaria, a cui chiedo di fare piena luce sulla vicenda e di fare presto. Ribadisco anche in questo momento la piena collaborazione con la Magistratura, peraltro avviata già prima del clamore della notizia. (…) Vi chiedo perdono per non avervi protetto a sufficienza – prosegue la nota rivolta ai fedeli – (…). La Diocesi, d’intesa con la parrocchia, si impegna fin d’ora, sulla base degli esiti di questa verifica, a mettere a disposizione dei poveri della nostra città una somma di denaro congrua a riparare quanto estorto a tante persone, della Castellina e di altre zone della città (…)“.