Matteo Bassetti: “Finalmente una bella notizia per gli italiani, primo paziente trattato con molnupivar”
Sono ufficialmente partiti i test sui pazienti dell’antivarale molnupiravir, un nuovo farmaco che potrebbe permettere di curare il Covid senza necessità di ricovero. Lo ha annunciato Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, su Facebook e Instagram.
“Qui al San Martino è stato randomizzato il primo paziente italiano nel protocollo di studio MK4488-02 ovvero nello studio per valutare efficacia e sicurezza di impiego del molnupiravir, un nuovo antivirale in compresse attivo sul Covid che potrebbe rappresentare una arma in più per la gestione del Covid a casa.
Il farmaco è ancora in fase III di studio qui in Italia, dove oltre al nostro centro ci sono altri 8 centri autorizzati per la sperimentazione clinica”, si legge nel post. “Devo ringraziare il fantastico di ‘dream team’ che anche questa volta ci ha permesso di esseri i primi in Italia. Grazie a tutti ma soprattutto a Chiara Dentone e Antonio Vena.
Per fare ricerca scientifica seria ci vuole sacrificio, intuizione, spirito di abnegazione, curiosità e voglia di scoprire cose nuove. Tutti ingredienti che qui in clinica proviamo ad avere e ad infondere”, ha aggiunto Matteo Bassetti sui social network.
I TEST SUGLI ANIMALI. In criceti contagiati dal SARS-CoV-2 e con sintomi lievi da covid, il Molnupiravir ha inibito la replicazione del coronavirus sia quando è stato somministrato a partire da 12 ore prima del contagio, sia quando è stato dato a partire da 12 ore dopo aver contratto l’infezione.
Dopo tre giorni di cura, l’antivirale – che era stato inizialmente sviluppato contro l’influenza – ha reso il virus 100 volte meno infettivo nei polmoni degli animali di entrambi i gruppi; i roditori hanno inoltre mostrato meno lesioni polmonari. Per questa fase dei test sono stati scelti i criceti perché si è visto che trasmettono facilmente il patogeno senza subire sintomi gravi, così come avviene generalmente nei giovani adulti umani.