Josh e Scout, chi ha salvato chi?
Forse avrete già sentito la frase “chi ha salvato chi?” perché spesso noi pensiamo di salvare un animale dalla strada ma, di fatto, è quell’animale che salva noi. Anche la storia che vi vogliamo raccontare parla di questo: un salvato che diventa salvatore. Come molti uomini che hanno prestato servizio nelle forze armate combattendo per il proprio paese anche il sergente dell’esercito Josh Marino aveva fatto il suo dovere in Iraq.
Ma le cose per lui erano andate male. Josh aveva sofferto una lesione cerebrale in Iraq e questa, insieme ad altre cose, gli aveva causato un grave disturbo da stress post-traumatico. Era talmente angosciato che decise di togliersi la vita. “Non volevo più vivere,” ha raccontato Marino. “Ho tirato fuori uno dei miei coltelli… Ho scritto una lettera sul mio computer e sono uscito a fumare un’ultima sigaretta.” Fu allora che Josh sentì un suono mentre si trovava fuori dalla caserma di Fort Riley, nel Kansas.
Quel rumore non solo avrebbe cambiato la sua vita ma anche la vita di altri veterani che stavano soffrendo proprio come lui. Quel suono era un “miagolio” debole emesso da un piccolo gattino bianco e nero che emerse dai cespugli. “È uscito dai cespugli e ha iniziato a strofinarsi contro la mia gamba e si è lasciato accarezzare, ho iniziato a piangere”, dice nel suo video racconto Josh.
“Forse sapeva che c’era qualcosa che non riuscivo a gestire.” Marino attribuisce al gattino il merito di avergli salvato la vita. “Ho smesso di pensare a tutti i miei problemi e ho iniziato a pensare ai suoi problemi e cosa potevo fare per aiutarlo”, ha detto Marino. Il gattino aiutò Marino a capire che poteva prendersi cura di qualcuno e che poteva lasciare che qualcuno si prendesse cura di lui. Chiamò il gattino Scout e cominciò a dargli da mangiare ogni giorno.
Ma, un giorno Marino non riuscì più a trovarlo. Scout sembrava sparito e il cuore dell’uomo fu di nuovo spezzato. Stavolta, però, Josh decise di combattere. Aveva una ragazza e insieme decisero di adottare un gattino.
Scout gli mancava molto e aveva avuto un impatto positivo sul suo benessere e sul suo umore. Nel rifugio avevano organizzato un evento per far adottare gli animali. Mentre camminava tra le gabbie sentii, all’improvviso, qualcosa che lo toccava.
Da una gabbia era uscita una zampetta che lo stava colpendo piano sul braccio sinistro. Era Scout, il suo gatto sparito… “Ho aperto quella gabbia e l’ho tirato fuori, e l’ho tenuto stretto.” Marino ha firmato i documenti per adottare Scout immediatamente.
L’uomo dice che Scout l’ha fatto desiderare di migliorarsi. Ha iniziato a mangiare meglio, fare sport e ha smesso di fumare.
Marino è stato infine congedato dall’esercito, ha sposato la sua ragazza, Becky, ha conseguito un master in riabilitazione clinica e consulenza per la salute mentale e ha ottenuto un lavoro presso il Dipartimento per gli affari dei veterani con l’assistenza di veterinari disabili. Ora racconta la sua storia su di lui e Scout ad altri veterinari.
“Secondo me, i veri uomini amano i gatti”, ha detto.