Elisa Claps, 28 anni fa la misteriosa scomparsa: le indagini, i processi e la condanna di Danilo Restivo
A 28 anni dalla scomparsa e e dalla morte di Elisa Claps, la sua vicenda è ancora ricca di domande che aspettano risposta. Elisa Claps aveva 16 anni quando è scomparsa nel nulla il 13 settembre 1993, aveva detto che sarebbe uscita con un’amica per poi tornare per pranzo, da quel momento però non si sono avute più notizie, fino al ritrovamento dei suoi resti nel 2010.
12 settembre 1993: Elisa Claps scompare
Elisa Claps aveva 16 anni, era una studentessa al terzo anno del liceo classico a Potenza, quel giorno (era una domenica) aveva deciso di andare a messa con un’amica dicendo che avrebbe assistito ad una funzione religiosa, per poi rifare rientro a casa per pranzo di famiglia nella casa di campagna.
In realtà quel giorno Elisa aveva un appuntamento da un’altra parte, nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza ad aspettarla c’era un amico che, stando alle testimonianze raccolte, voleva farle avere un regalo per festeggiare l’esame di riparazione conseguito con successo.
Quell’amico era l’allora 21enne Danilo Restivo, un giovane del posto noto anche per la strana abitudine di conservare le ciocche dei capelli delle fidanzate.
E non era l’unica; nel corso delle indagini è emerso anche che in passato Restivo usasse spesso fare telefonate inopportune alle ragazze di cui si invaghiva, spesso restando muto al telefono e mettendo in sottofondo le musiche di Profondo Rosso o Per Elisa di Beethoven. Sempre secondo il racconto di alcune ragazze, che avevano avuto a che fare con lui, Danilo Restivo pare attirasse le donne di cui si invaghiva con piccoli doni, diventando violento con chi rifiutava i suoi approcci.
I comportamenti di Danilo Restivo dopo la scomparsa di Elisa Claps
Fin da subito Danilo Restivo è il sospettato principale della scomparsa di Elisa Claps, agli inquirenti non sarà in grado di ricostruire i suoi spostamenti.
Eppure, poche ore dopo la scomparsa di Elisa Claps, Danilo Restivo è andato al Pronto Soccorso per una ferita alla mano. Ai medici ha raccontato di essersi fatto male dopo essere caduto in un cantiere nei pressi della Chiesa della Santissima Trinità, ma i suoi vestiti erano sporchi di sangue e più che una semplice ferita, quello sulla mano di Restivo sembrava un taglio fatto da una lama.
Gli inquirenti però non hanno voluto inizialmente sequestrare gli abiti di Restivo, inoltre lo stesso 21enne sparisce per due giorni, giustificandosi poi di aver sostenuto un esame all’università.
Agli inquirenti ha raccontato di aver incontrato Elisa per chiederle consigli su come avvicinarsi all’amica di lei di cui lui era invaghito, ma di aver visto Elisa turbata perché un uomo l’aveva importunata. I due poi si erano separati e lui era rimasto in chiesa.
17 marzo 2010, ritrovamento dei resti di Elisa Claps
Nonostante l’insistenza della famiglia affinché gli inquirenti indagassero su Danilo Restivo, per anni le indagini si sono quasi fermate.
Felicia Genovese, la prima pm sul caso, è stata anche indagata e poi prosciolta dalla procura con l’accusa di aver insabbiato il caso. Il caso è poi passato alla procura di Salerno, che ha ripreso dopo il ritrovamento di resti umani occultati nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità.
Non solo i resti, gli inquirenti hanno trovato anche i vestiti, oggetti personali, sandali… riconducibili ad Elisa Claps. Sfortunatamente, da una prima analisi degli abiti tagliati (jeans e reggiseno) gli inquirenti hanno ipotizzato che la giovane avesse subito un’aggressione sessuale prima di essere assassinata con circa 13 colpi inferti da arma da taglio.
Danilo Restivo accusato di omicidio in Inghilterra
Nel mentre, Danilo Restivo si era trasferito nel Dorset, in Inghilterra. Dal 2002 era tenuto sotto controllo dalla polizia britannica perché ritenuto primo sospettato per la morte di Heather Barnett sarta e sua vicina di casa. Il modus operandi della morte era molto simile a quello di Elisa, e Restivo viene arrestato per la prima volta nel 2006.
Due mesi dopo il ritrovamento dei resti di Elisa, la famiglia Claps apprende che le autorità inglesi hanno formalmente accusato Danilo Restivo di omicidio volontario in relazione alla morte di Heather Barnett.
I processi e le condanne a Danilo Restivo
Nei mesi seguenti si mette in moto la macchina della giustizia: a giugno del 2011 Danilo Restivo viene condannato all’ergastolo dal tribunale di Winchester per l’omicidio di Heather Barnett.
A novembre dello stesso anno l’uomo viene condannato in primo gradoin Italia a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Elisa Claps. La pena viene poi confermata anche nei successivi gradi di giudizio, con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione nell’ottobre del 2014.
I misteri sul caso di Elisa Claps
Attorno alla figura di Danilo Restivo, che sta attualmente scontando l’ergastolo in Inghilterra, rimangono ancora oggi dubbi e interrogativi. Le ragioni per le quali il cadavere della ragazza non sia stato subito ritrovato e le perplessità su possibili ritardi ed errori nelle indagini, sono alla base di un mistero che continua ad anni di distanza. È in corso un’altra indagine riguardante le modalità di ritrovamento del cadavere, il sospetto (ancora non dimostrato) degli inquirenti è che la chiesa sapesse da mesi che nel sottotetto c’era un corpo.
Due giornalisti, Pierangelo Maurizio del TG5 e Fabio Amendolara della Gazzetta del Mezzoggiorno avevano scoperto che del caso si era occupato il Sisde-Servizio segreto civile e che la vicenda di Elisa Claps era sotto segreto di Stato. È stato anche annunciato che le due donne addette alle pulizie della Curia potentita sarebbero andate a processo per falsa testimonianza. I ritardi hanno anche portato, come emerso durante la vicenda giudiziaria, alla prescrizione dei reati concorrenti di violenza sessula e occultamento di cadavere.