Ornella Vanoni, la brutta notizia annunciata dal Corriere della Sera
Star e soldi: un binomio che non sempre è vincente. Persino se ti chiami Ornella Vanoni: la voce più intensa della musica italiana si è raccontata in una bella intervista ad Aldo Cazzullo al Corriere della Sera in cui, partendo dal docufilm Senza fine di Elisa Fuksas, che sarà presentato alla Mostra di Venezia, ha ripercorso ricordi, storie di vita, aneddoti. E ha svelato, come spiega anche nel film, di non aver messo soldi da parte.
Insomma, sarebbe tutt’altro che milionaria:Li ho sempre persi tutti. Hanno scritto che ho un patrimonio di 118 milioni di euro, più di Miuccia Prada. Se fosse vero non sarei qui con lei, sarei a nuotare in un’isola del Pacifico. Un po’ perché mi fregavano: a fine tournée talora mi davano solo una parte di quel che mi spettava; sapevano che non avrei controllato. E un po’ per un senso di solitudine. Ero sempre da sola nelle mie scelte; e gettavo via il denaro. Compravo una casa, la arredavo, poi vedevo che nessuno veniva a trovarmi, neppure mio figlio, e la rivendevo, magari a metà prezzo.
I rapporti difficili con il figlio CristianoSolitamente restia a parlare del figlio, stavolta la cantante si è aperta sull’argomento, svelando che per anni i loro rapporti sono stati turbolenti. Classe 1962, lui è Cristiano Ardenzi, nato dal breve matrimonio tra la Vanoni e il produttore Lucio Ardenzi (si lasciarono quando lei era incinta). L’ha resa nonna dei nipoti Matteo e Camilla.Ci ho messo una vita a recuperare i rapporti con Cristiano. Da piccolo lo lasciavo ai nonni, per lavorare.
Volevo restare con lui, ma mio marito mi disse: “Se non torni subito, sono rovinato”. Così feci “La fidanzata del bersagliere”. Un bambino tende a pensare che preferisci il lavoro a lui; e ci soffre. Così caddi nella mia prima depressione. La gravidanza però è stata il periodo più bello della vita. Perché è l’unico momento in cui non sei sola. In cui si è davvero in dueGli amori di Ornella VanoniDonna passionale, Ornella Vanoni ha avuto grandi amori. Prima Giorgio Strehler, Maestro del teatro italiano che fu il suo mentore: “Nessun uomo mi ha mai amata tanto (…). Mi diceva: hai talento, ma non hai i nervi per reggere. Aveva ragione.
Però alla fine ce l’ho fatta senza di lui”. Era però sposato, per giunto dedito a vizi: “Non potevo seguirlo nella droga”. Lei si allontanò ed entrò nel gruppo di Luchino Visconti. Spesso Strehler la supplicò di tornare con lui e si arrabbiò quando lei annunciò il matrimonio con Ardenzi (“Strehler andò su tutte le furie: “Quel mercante!”. Giorgio era circondato da donne in adorazione; non si capacitava che una potesse dirle di no”).
Nel frattempo, però, era entrato nella sua vita Gino Paoli (anche lui sposato), con cui ha avuto un tira e molla intenso, da cui è scaturita una profonda amicizia mai finita.Gino non aveva i soldi neanche per il biglietto del tram; così andavamo sempre a piedi, io gli trotterellavo dietro con i tacchi a spillo, sfinita. Fino a quando, appoggiati a un muretto, gli chiesi: “Ma tu sei fro*io?”. Rispose: “No, perché?”. E io: “Mi avevano detto così”. E lui: “A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male…”. Siamo scoppiati a ridere. E ci siamo dati il primo bacio. (…) Ora lui mi dice: “Ornella, ti ricordi le risate?”. Ma quali risate, io soffrivo da morire. Sposai Ardenzi, ma ero ancora innamorata di Gino.