Politica in lutto, un’intera comunità sconvolta: ritrovato senza vita in un fossato

Il suo ricordo a fine articolo. Il trattore si è ribaltato travolgendolo senza lasciargli scampo. Così è morto, questa mattina, l’ex sindaco di Casoli Sergio De Luca, 58 anni, che ha indossato la fascia tricolore per due mandati fino al 2016 e attualmente sedeva in consiglio comunale. L’incidente è avvenuto intorno alle 11, in località Fonte Paduli, a Sant’Eusanio del Sangro, dove la famiglia aveva un terreno. Secondo quanto si è appreso, De Luca era alla guida di un trattore cingolato, con cui stava creando solchi per evitare che eventuali incendi raggiungessero il terreno.

Nelle vicinanze di un fossato ricoperto di vegetazione, il mezzo si è ribaltato, intrappolandolo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri di Casoli e Castel Frentano e i vigili del fuoco, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Incidente mortale nelle campagne fra Casoli e Sant’Eusanio del Sangro (Chieti) dove ha perso la vita Sergio De Luca, 58 anni, fino al 2016 sindaco di Casoli per due mandati. La disgrazia è avvenuta intorno alle 11 in località Fonte Padula nell’agro di Sant’Eusanio del Sangro dove il 58enne aveva un terreno di proprietà della famiglia.

Laureato in Agraria, De Luca ha ricoperto anche ruoli di funzionario nel settore Agricoltura della Regione Abruzzo. Lascia la moglie e due figli.  Cordoglio e dolore unanime da tutto il mondo politico e non solo, a cominciare dall’attuale sindaco di Casoli, Massimo Tiberini. Commosso il sindaco di Lanciano e presidente della Provincia, Mario Pupillo, che lo ricorda: “Sergio era un signore, garbato, elegante, sempre capace di mediare con la competenza e l’equilibrio frutto di un carattere mite e di un’esperienza antica.

È stato amministratore lungimirante di Casoli, punto di riferimento di tutta l’area, che ha saputo raccogliere grandi risultati. La precarietà della nostra esistenza trova a volte tragiche conferme. Ieri sera era con l’attuale Sindaco Tiberini a parlare di politica ed aveva salutato annunciando per la mattina successiva l’impegno nei suoi terreni in campagna, dove amava passare il tempo libero e assolvere impegni di agricoltore. Il destino assurdo, inaspettato lo ha rapito in un luogo che ha sempre amato. 

Dipendente regionale di grande capacità ha lasciato un prototipo di amministratore difficilmente imitabile in quanto racchiudeva tutti i requisiti per essere un ottimo sindaco”. “È stato due volte primo cittadino, poi vicesindaco per due anni e poi era tornato consigliere – ricorda Pupillo –  in pieno accordo con il sindaco e la sua maggioranza. Uno spirito di servizio inappuntabile.

Ricordo le sue veementi lotte in difesa del presidio ospedaliero di Casoli e la sua opera più bella, la piazza di Santa Reparata a cui teneva tantissimo. L’unico “difetto” che potrei addebitare a Sergio era la sua modestia. Ecco Sergio, era un esempio per tutti noi. Alla signora Daniela e ai figli Mattia e Ilaria le mie più sentite condoglianze a nome della Città di Lanciano, sentimenti di vicinanza che estendo alla comunità casolana estese, al sindaco Tiberini e a tutti colori che gli hanno voluto bene e che oggi piangono un uomo che ha dato tanto a chi ha avuto la fortuna di incontrarlo”.

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