Chiara, morta a 30 anni in casa. Svolta nelle indagini: l’ultimo vocale sul suo telefono cambia tutto
Si chiamava Chiara Rosato, aveva solo 30 anni ed è morta. È stato il compagno a ritrovarla senza vita nella mattinata di venerdì scorso nel suo appartamento di via Lamarmora, nella zona di San Marco, a Livorno. Il giovane si è svegliato e lei non rispondeva. Per questo ha chiamato la centrale del 118. L’arrivo del medico e dei volontari della Svs nell’appartamento, nel quartiere San Marco, il tentativo inutile e disperato di rianimarla. La pubblico ministero Sabrina Carmazzi ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti.
L’ipotesi di reato è quella di morte in conseguenza di altro reato. Significa che qualcuno potrebbe aver compiuto azioni tali da causare il decesso di Chiara Rosato. Per questo gli agenti della squadra mobile da due giorni stanno cercando di ricostruire l’ultima notte di Chiara: dov’è stata, chi ha visto, che cosa ha fatto. Ora però c’è una svolta nelle indagini: un vocale. L’audio, trovato sul telefono di Chiara, ha cambiato la storia dell’inchiesta sulla morte della trentenne dal sorriso contagioso.
Chiara Rosato, l’audio
Si tratta di un messaggio di pochi secondi che gli agenti della squadra mobile hanno scaricato nelle ore successive al ritrovamento del cadavere durante la perquisizione. Lo ha inviato alla trentenne, Chiara Rosato, nella giornata di giovedì, dunque poche ore prima del malore, Daniele Testagrossa, 50 anni, oggi indagato con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato legata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La registrazione, finita nel fascicolo d’indagine della pubblico ministero Sabrina Carmazzi, è – secondo gli inquirenti – la prova che il cinquantenne abbia ceduto, forse nella giornata di giovedì, una sostanza alla giovane e al compagno Yuri Mazzoni, indagato per omissione di soccorso, con il quale conviveva da alcuni mesi. Dopo la compravendita ecco il messaggio in cui Testagrossa metterebbe in guardia Chiara Rosato sui possibili effetti di quel mix: attenta – è il senso del vocale – perché quella roba è una bomba.
Ovviamente non è ancora esclusa una seconda pista: vale a dire che le cause del decesso siano legate a una qualche malformazione cardiaca o una problema cerebrale non collegati all’assunzione di sostanze stupefacenti. Al termine degli esami la salma è stata restituita alla famiglia per il funerale che si svolgerà oggi alle 16.15 alla chiesa dei Salesiani, un luogo al quale Chiara Rosato e la sua famiglia sono molto legati.