Neonata muore a 6 mesi, inutili i disperati soccorsi: “E’ morta sotto gli occhi della mamma”
È morta all’ospedale di Santarcangelo soffocata dal cibo. La bimba di appena sei mesi era stata trasportata d’urgenza in ambulanza. Ma nonostante i tentativi di salvarla da parte del personale sanitario del ’Franchini’ non c’è stato nulla da fare. Ai medici non è rimasto altro che dichiarare il decesso della piccola e nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia per chiarire le cause.
La tragedia si è consumata in una casa famiglia gestita dalla Papa Giovanni XXIII dove la neonata era ospite insieme alla madre, una ragazza straniera che è arrivata in Italia da qualche tempo. La figlioletta era nata prematura e pesava appena 500 grammi.
Una situazione clinica molto difficile quella della neonata, con gravi problemi di salute. Sabato pomeriggio si trovava nella struttura della comunità quando la madre si è accorta che qualcosa non andava. Mentre stava mangiando la piccola ha iniziato a stare male e ad avere difficoltà respiratorie.
L’intervento della giovane ragazza è stato tempestivo, ma le condizioni della bambina non sono migliorate. Nel frattempo dalla casa famiglia è partita una telefonata al 118 e l’ambulanza è arrivata sul posto per prestare i primi soccorsi e portare la neonata in ospedale. Dopo pochi minuti è arrivata al ’Franchini’ dove il personale medico ha subito tentato di salvarle la vita.
Purtroppo però la bimba non ha più ripreso conoscenza. Nonostante la causa della morte sia naturale, il corpo della bimba verrà sottoposto ad autospia che sarà disposta dall’Ausl nelle prossime ore. La notizia della morte della piccola ha naturalmente sconvolto tutta la comunità Papa Giovanni XXIII che da qualche tempo ospitava lei e la giovane madre nella casa famiglia di Santarcangelo.
Un dolore immenso per quella piccola creatura che fin dalla nascita aveva dovuto lottare: era infatti venuta alla luce prematura e pesava appena 500 grammi. Con l’aiuto dei medici era riuscita a sopravvivere, nonostante un percorso di crescita più lento e altri problemi di salute. Poi sabato, nel tardo pomeriggio, il tragico epilogo.