Sul treno, ma solo col green pass: cosa cambia per chi viaggia
La diffusione del Covid-19 ha inevitabilmente provocato dei cambiamenti anche sul settore dei trasporti: con autobus, treni e traghetti costretti a viaggiare con un limite di capienza. Attualmente i convogli possono far salire un numero ridotto di passeggeri (il 50%), ma stando alle ultime notizie è possibile che nei prossimi giorni la situazione subisca dei cambiamenti. Alcuni treni ad alta velocità di Trenitalia, infatti, potrebbero tornare ad accogliere il 100% dei viaggitori, ma solo nel caso in cui questi siano muniti dell’ormai noto green pass.
La certificazione verde
Introdotto con lo scopo dichiarato di tutelare la salute pubblica e di rendere gli spostamenti più sicuri, il green pass è un documento che serve ad attestare che il cittadino in suo possesso è stato sottoposto a vaccinazione, ha contratto il virus ed è guarito, oppure ha effettuato un test anti-Covid, risultando negativo. La certificazione, che può essere sia cartacea che digitale, viene rilasciata dalla struttura sanitaria presso cui è avvenuta la somministrazione del vaccino o dal Servizio sanitario regionale, dal medico curante che può garantire il superamento della malattia, o delle strutture pubbliche o private abilitate dove è stato svolto il test molecolare.
I treni a capienza massima
Fino ad oggi, per quanto riguarda il tema trasporti ferroviari, l’unico segnale di riapertura era stata l’istituzione dei cosiddetti treni Covid free. Convogli sui quali era possibile salire dopo essersi sottoposti al test del tampone faringeo ed aver ricevuto esito negativo.
Per garantire la sicurezza dei propri passeggeri, Trenitalia starebbe lavorando per realizzare delle paratie separatorie tra i posti nelle cabine, così da tutelare i viaggiatori e ridurre il rischio di trasmissione del virus. Necessario, tuttavia, rispettare anche le basilari norme di sicurezza a bordo: gli elementi separatori, infatti, non devono intralciare i movimenti, soprattutto in caso di evacuazione del treno.
Niente green pass con Italo
Per i treni ad alta velocità di Italo, invece, la situazione è diversa. In questi convogli le paratie separatorie non sono necessarie, in quanto nei locali sono installati dei filtri capaci di rinnovare ciclicamente l’aria circolante, riducendo il rischio droplets. Proprio come per gli aerei. Una scelta, quella di Ntv, presa già a metà maggio e che ha ottenuto il plauso di Speranza: “L’investimento di circa 50 milioni di euro, della compagnia ferroviaria Italo, per dotare i propri treni di filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air filter), va nella direzione giusta e risponde alla richiesta di aumentare il livello di sicurezza in questa fase di graduali riaperture”. In questo caso, dunque, i mezzi viaggiano già a capienza massima, senza necessità di mostrare il green pass. Grazie a questa scelta, inoltre, dal 27 maggio Italo ha potuto portare a a 76 i collegamenti giornalieri e inserire nuove fermate da Nord a Sud.
Tutto, adesso, sta al Comitato tecnico scientifico. Proprio venerdì scorso, durante la riunione del Cts, si è parlato di certificazione verde, e gli esperti hanno espresso la volontà di demandare al governo la decisione finale.