Bimba di 7 anni morta nella piscina gonfiabile del giardino di casa
Tragedia in Umbria, dove una bimba di soli 7 anni è morta nella piscina gonfiabile del giardino di casa. I media locali che danno conto del dramma verificatosi a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, spiegano che nel pomeriggio di domenica 11 luglio la bambina stava giocando nella piscina a servizio dell’abitazione in cui vive con la famiglia quando all’improvviso avrebbe accusato un malore ed è morta.
I genitori della piccola, accortisi di quanto accaduto, hanno immediatamente dato l’allarme, innescando la corsa a razzo dei mezzi di socorso verso l’abitazione nella frazione di Panicarola dove si stava consumando la tragedia.
Bimba morta nella piscina gonfiabile: soccorsi celeri ma vani
Gli operatori sanitari del 118 hanno tentato a lungo di rianimare la bambina, purtroppo senza esito alcuno. Con la bella stagione gli incidenti che hanno come protagonisti bambini e luoghi di balneazione sono purtroppo aumentati a dismisura.
Secondo le prime ricostruzioni dei media mutuate dagli accertamenti degli inquirenti nella piscina ci sarebbero stati fra i 30 ed i 40 centimetri di acqua, il che farebbe escludere un annegamento per mere cause meccaniche a meno di un malore pregresso o di una causa di costrizione esterna a cui lo stesso avrebbe poi fatto da chiosa.
Bimba di 7 anni morta nella piscina gonfiabile: l’ipotesi del malore
Ad ogni modo ed anche secondo fonti sanitarie la bambina potrebbe aver avuto un malore che, nella specifica circostanza della sua presenza in acqua, si sarebbe potuto rivelare fatale. Da questo punto di vista le verifiche ed i rilievi tecnici sono stati affidati ai carabinieri territoriali di Città della Pieve, incaricati alla bisogna dal sostituto procuratore di turno della magistratura perugina Franco Bettini. Sul posto e sempre per adempimenti in punto di procedura penale anche il medico legale, a cui è toccato il triste compito di “certificare” il decesso della bambina.
Bimba morta nella piscina gonfiabile in giardino: la verità nell’autopsia
Ulteriori fonti sanitarie aprono uno spiraglio sulla possibile causa oggettiva del decesso della piccola, asserendo che la stessa soffrisse di un disturbo neurologico, ma sono notizie da prendere con molle chilometriche e del tutto preliminari. L’unico adempimento procedurale di cui si può dare contezza, come accaduto anche per altre tragedie simili, è quello legato all’esame autoptico sul corpicino della bambina, che forse potrà far luce su cosa sia successo in quel pomeriggio maledetto.