Variante Delta, verso la zona gialla in 4 regioni: in aumento incidenza ogni 100 mila abitanti
L’aumento della circolazione della variante Delta e i nuovi focolai insorti potrebbero causare l’addio alla zona bianca da parte di quattro regioni, che nel giro di tre/quattro settimane non è escluso tornino nella fascia gialla.
Regioni verso la fascia gialla
La mutazione indiana è infatti presente nel 30% dei nuovi casi e la curva dei contagi da giorni ha smesso di scendere. Con questo ritmo e con i parametri in vigore sui colori e sulle limitazioni delle regioni, entro un mese alcune parti d’Italia potrebbero retrocedere alle fasce più restrittive a causa dell’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti che potrebbe superare quota 50 (numero oltre il quale si deve abbandonare la zona bianca).
Alcuni membri del governo stanno spingendo per una revisione dei parametri che tenga conto più dei ricoveri che dei semplici casi positivi, dato che l’aumento dei contagi non sta causando un incremento di ospedalizzazioni e decessi. “Se restano quei parametri o se addirittura vengono resi più severi si va nella direzione sbagliata. I cittadini non capirebbero, immaginiamoci cosa comporterebbe imporre il coprifuoco in agosto. Bisogna invece accelerare il più possibile sulle vaccinazioni, è quella la strada”, ha spiegato l’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato.
Regioni verso la fascia gialla: quali sono
Osservando l’ultimo report dell’ISS si può notare che i territori più vicini ad uno scenario da zona gialla, determinato da un aumento dell’incidenza, sono: la Campania (in due settimane è passata da 11,9 a 15,7), le Marche (passate da 6,9 a 15,9), l’Abruzzo (passato da 11,6 a 15,5) e la Sicilia (18,2). Si tratta di valori ancora bassi, ma con un incremento costante di nuovi casi il traguardo di 50 casi ogni 100 mila abitanti sarà superato.