Perché sbaviamo mentre dormiamo? Una chicca per pochi!
Ogni tanto ho un breve risveglio nel bel mezzo della notte e mi ritrovo con la faccia in una piccola pozza calda e viscosa grande quanto un compact-disc. Di solito capita quando dormo a pancia in giù, dopo essermi addormentato su un fianco e avere usato un braccio come una specie di cuscino aggiuntivo. Questo disturbo umido non mi sveglia: sarà che sono un dormitore incasinato, sudo, mi giro, do calci e a volte russo. Solo quando suona la sveglia mi rendo conto che metà della mia faccia è coperta da uno strato appiccicoso e maleodorante di saliva. Sono uno sbavatore notturno occasionale. Ed è una cosa che fa veramente schifo. Ma perché succede a me, e forse anche a voi? Secondo una ricerca scientifica pubblica su Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology, si sbava nel sonno a causa di una “disfunzione nella coordinazione del meccanismo di deglutizione, che porta a un accumulo eccessivo nella parte anteriore del cavo orale e alla perdita involontaria di saliva dalla bocca”.
Secondo un altro studio, pubblicato sul British Journal of Medical Practitioners, i responsabili possono essere la produzione eccessiva di saliva e al tempo stesso l’incapacità di trattenerla tutta in bocca. Molte persone che sbavano su base regolare hanno una sorta di disfunzione neurologica – hanno magari avuto un ictus o una paralisi di altro tipo – e il loro sbavare può essere molto marcato, portando a disidratazione, pelle screpolata, cattivo odore e altri problemi. Il mio problema è un piccolo fastidio, al confronto, e si verifica solo quando dormo. E ci potrebbero essere diverse cause.
Ho chiesto aiuto a Christopher Y. Chang, un otorinolaringoiatra di Warrenton, Virginia, che ha spesso a che fare con pazienti con problemi simili al mio. Mi ha spiegato che anche se sono in grado di ingoiare la saliva che si accumula nella mia bocca mentre dormo, quando sto su un fianco questa si accumula in una guancia e quindi tende poi a fuoriuscire dalla bocca: “È il percorso che oppone meno resistenza, le labbra sono proprio lì a un passo”.
Fortunatamente, la maggior parte dei rimedi suggeriti da Chang non richiede un intervento chirurgico. Il suggerimento è dormire a pancia in su e non su un fianco, in modo che la saliva possa fluire dalla parte giusta. Se proprio si vuole stare su un fianco, allora ci si deve rassegnare all’idea che un po’ di saliva possa sfuggire. La causa potrebbe essere comunque legata al naso chiuso, che porta a respirare con la bocca mentre si dorme. Chi ha la sinusite deve affrontarla per risolvere l’altro problema.
E se tutto questo non funzionasse? “Per alcune persone che sbavano molto, anche se non hanno alcun problema neurologico, si possono provare iniezioni di Botox nelle ghiandole salivari” per ridurre la produzione di saliva, ma Chang dice di averlo fatto solo per alcuni pazienti che avevano avuto un ictus o altre particolari malattie. Il Botox non è nemmeno l’ultima spiaggia: per gli sbavatori forti – qualcuno con problemi neurologici “devastanti”, spiega Chang – c’è la possibilità di rimuovere per intero le ghiandole salivari. Per chi sbava di giorno ci sono diversi trattamenti consigliati dai ricercatori, come fare logopedia, modificare i movimenti con una rieducazione, e anche in questo caso come soluzione estrema la rimozione delle ghiandole salivari.
Una ricerca consiglia di ricorrere all’agopuntura sulla lingua come terapia “alternativa o aggiuntiva” per i bambini, specificando che “i bambini tollerano facilmente il trattamento con miglioramenti significativi e nessuna complicazione”, ma “la necessità di avere un terapeuta con la giusta esperienza e le opportune capacità tecniche può essere un ostacolo a questa pratica”. E ci credo! E quindi? Sono passate un po’ di settimane dalla mia ultima sbavatura, forse perché non ho più avuto problemi con la mia congestione nasale. La cosa migliore per me prima di andare a dormire è assicurarmi di non avere il naso chiuso. Sospetto comunque che sia anche la posizione del mio braccio a farmi tenere la bocca aperta, quindi dovrei forse cambiare la mia posizione preferita per dormire. In qualsiasi modo decida di sistemare il mio problema, preferirei poterlo fare a casa. Dubito che l’assicurazione sanitaria di Slate copra anche l’agopuntura alla lingua.