Variante Delta, “restrizioni imminenti e conferma da fonti di governo”. Non solo coprifuoco: dove, come e quando

La pacchia è già finita? Gli italiani hanno fatto giusto in tempo ad assaporare qualche settimana di libertà, che subito il coronavirus torna a bussare alla porta. La preoccupazione, dopo aver quasi scacciato la variante inglese, è tutta per il ceppo indiano, la cosiddetta variante Delta. Se questa – è la previsione fornita da Affaritaliani.it – dovesse diffondersi, Mario Draghi sarebbe costretto a prendere provvedimenti. Il governo a quel punto dovrebbe intervenire immediatamente con mini-lockdown chirurgici e locali per impedire una nuova ondata. Non l’ha tenuto nascosto il presidente del Consiglio che chiamato per la chiusura dell’anno accademico dell’Accademia dei Lincei ha detto chiaro e tondo: “La pandemia non è finita”. Poi, ripercorrendo i mesi passati, ha chiarito che “non c’erano altre alternative alle restrizioni”.

Il numero di persone vaccinate con la seconda dose è ancora troppo basso e rischia di rimanere tale anche ad agosto, quando molti preferiranno le ferie al siero contro il Covid. Per questo si teme che l’estate sia il punto di non ritorno. In caso di nuovi contagi – spiega ancora il quotidiano online – diverse regioni potrebbero tornare in zona gialla, arancione o addirittura rossa.

Senza escludere diverso lockdown da Nord a Sud, magari per una o due settimane, nei quali tornerebbe – per province, quartieri di città o gruppi di comuni – il coprifuoco alle ore 22. Così come la chiusura di cinema, teatri, palestre, piscine e la possibilità per bar e ristoranti di lavorare solo fino alle 18 e solo con il servizio di asporto. Una batosta, l’ennesima, ai danni del turismo. Il settore è fermo da un anno e al momento non c’è nulla che possa fare ben sperare. Basta pensare alla riapertura delle discoteche. la cui decisione è stata nuovamente rimandata.

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